"Le modifiche proposte recepiscono solo in parte le nostre rivendicazioni". Le parole di Luigi Sbarra sulla manovra di governo.
Sulla manovra “vediamo passi in avanti. C’è qualche avanzamento anche sulle pensioni. Il 28 novembre, nell’incontro col governo a Palazzo Chigi, avevamo chiesto la cancellazione di tutto l’articolo 33. Le modifiche proposte recepiscono solo in parte le nostre rivendicazioni. In ogni caso è importante che l’emendamento confermi gli attuali rendimenti per tutte le categorie che accedono alla pensione di vecchiaia e per quanti maturano i requisiti entro il 31 dicembre prossimo e anche per i lavoratori che vengono collocati in pensione a 65 anni. Rimane aperta la questione delle pensioni anticipate”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra.
Le riflessioni di Sbarra sulla manovra di governo
“Sulla previdenza il governo farebbe bene ad avviare subito il confronto col sindacato per arrivare a scelte condivise su una maggiore flessibilità in uscita e su una pensione di garanzia per giovani e donne e per rendere strutturale l’Ape sociale e incentivare la previdenza complementare”, aggiunge. Per il leader del sindacato “la Cisl continua a ritenere che il dialogo porta a risultati. Poi, le iniziative di mobilitazione, anche se in forme diverse, hanno contribuito ad agevolare le modifiche proposte”, confermando la partecipazione allo sciopero del 18 dicembre indetto da medici e infermieri. “Sì, la Cisl medici sarà in piazza con tanti lavoratori che sentono il peso di una situazione solo parzialmente alleggerita dalle modifiche all’articolo 33 mentre c’è assoluto silenzio sulla necessità di sbloccare le assunzioni e stabilizzare i precari. Voglio ricordare che mancano 30mila medici, migliaia di medici di famiglia, 70mila infermieri. Il sistema sanitario è in una condizione di agonia”. Sbarra conferma anche la partecipazione allo sciopero del commercio il 22 dicembre. “Certo. Dove manca il dialogo con le controparti e viene negato il diritto alla contrattazione la Cisl si mobilita anche con lo sciopero generale.
Noi non abbiamo mai messo in soffitta il conflitto anche duro, ma vi ricorriamo solo quando il dialogo si spezza. Come testimoniano queste vertenze, non c’è una rottura profonda con Cgil e Uil, ma un differente giudizio sui risultati dell’azione di governo. La Cisl pensa che non si possono vendere sogni ma bisogna fare i conti con la realtà e raggiungere risultati”.