Manutenzione autostrade siciliane, i progetti per A18 e A20

Autostrade siciliane, progetti da 10 milioni per la manutenzione dei caselli su A18 e A20

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Autostrade siciliane, progetti da 10 milioni per la manutenzione dei caselli su A18 e A20

Simone Olivelli  |
lunedì 26 Agosto 2024

L'obiettivo dichiarato è quello di ridurre al massimo le emergenze tramite gli interventi preventivi.

Nonostante la siccità e gli altri problemi che fanno arrivare fuori dai confini regionali un’immagine della Sicilia non ideale, anche quest’estate l’isola è stata meta del turismo. Tra le scene che tradizionalmente simboleggiano il periodo vacanziero ci sono le inevitabili code in autostrada. Capita, però, che le stesse siano causate da problemi nelle fasi di ingresso e uscita da quelle che sono a pagamento. In Sicilia sottoposte a pedaggio ce ne sono due – la A18 Messina-Catania e la A20 Messina-Palermo – gestite da Autostrade Siciliane, l’ex Cas di cui la Regione Siciliana è socio di maggioranza con oltre il 90 per cento di quote. Proprio in queste settimane è in corso una gara per l’affidamento triennale dei lavori di manutenzione e riparazione dei guasti ai caselli delle autostrade siciliane.

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Buste aperte al ministero per la manutenzione di autostrade siciliane

Approvato a fine dicembre dello scorso anno il progetto del valore complessivo di oltre dieci milioni di euro, Autostrade Siciliane ha pubblicato il bando in primavera. Con i termini per la presentazione delle offerte fissati al 17 giugno, l’avvio delle operazioni di gara è avvenuto in piena estate ed è in corso di svolgimento. Sono state, infatti, tre le sedute che si sono tenute e l’ultima, prevista in un primo momento a inizio agosto, è slittata a fine mese.

La commissione chiamata a valutare il contenuto delle buste sta operando dagli uffici del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in via Nomentana 2, a Roma. Per ora si è alle fasi iniziali riguardanti perlopiù la verifica della completezza della documentazione presentata dalle ditte partecipanti.

Autostrade siciliane, più di 70 milioni di passaggi all’anno

Spesso oggetto di critiche per le condizioni in cui versano le due autostrade, a partire dai cantieri che durano troppo, come nel caso dei nove anni di attesa per la riapertura della galleria di Letojanni sulla A18 poi subito allagata al primo violento temporale, l’ex Cas negli ultimi anni ha indetto diverse procedure di gara per l‘ammodernamento delle due tratte di cui possiede le concessioni. Dalla sostituzione dei guardrail alla manutenzione dei giunti dei viadotti, non sono pochi gli interventi pianificati. A questi si aggiungerà a breve la manutenzione del sistema di pagamento dei pedaggi, sia per quello che riguarda le macchine automatiche che i sistemi utilizzati dagli operatori in servizio ai caselli.

Dai dati in possesso di Autostrade Siciliane, risulta che tra luglio 2022 e giugno 2023 sono stati più di 58 milioni e mezzo i passaggi dai caselli della Messina-Catania, dove sono presenti due barriere a inizio e fine tratta e sei svincoli con pedaggio, mentre quelli sulla Messina-Palermo hanno superato i 33 milioni e mezzo. Qui i caselli posto agli svincoli sono 13.

Il progetto e l’obiettivo

“Il progetto è dedicato prevalentemente alla manutenzione preventiva e programmata, alla prevenzione dei guasti e alla riparazione degli stessi, non appena dovessero emergere (sia durante che fuori orario di lavoro), nonché la fornitura di ricambi che si dovessero rendere necessari per integrare quei componenti che a seguito delle attività manutentive, per naturale deterioramento o perché oggetto di incidenti o di cause di guasto impreviste e imprevedibili si renda necessario sostituire”, si legge nei documenti di gara.

L’obiettivo dichiarato è quello di ridurre al massimo le emergenze tramite gli interventi preventivi. Nella consapevolezza che comunque i guasti non possono essere azzerati, l’appalto prevede la creazione di cinque zone di manutenzione dislocate in vari punti delle due tratte delle autostrade siciliane, in modo da garantire alle squadre di tecnici di arrivare in poco tempo al casello in cui si registrano problemi.

“Si è infatti pienamente coscienti – si legge in una relazione prodotta da Autostrade Siciliane – che un impianto di esazione, o opere ad esso connesse, con elevati disservizi o malfunzionanti è fonte di perplessità circa il regolare incasso degli introiti derivanti dai pedaggi, oltre che reale impedimento per gli agenti tecnici esattori di svolgere regolarmente le proprie mansioni, e di disagi e rischi all’utenza autostradale”.

Sugli oltre dieci milioni investiti nel progetto, circa 7,3 saranno destinati a finanziare il servizio di manutenzione e riparazione dei guasti fino al 2026.

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