"Di fronte a Diego Maradona - dice l'avvocato Angelo Pisani - tanti dovrebbero inginocchiarsi e chiedergli umilmente scusa"
“Diego difendeva la verità e odiava gli imbrogli, ha sempre rifiutato qualsiasi compromesso. Ricordo i suoi racconti e quando anni fa il grande Diego Armando Maradona provò a ribellarsi al sistema attaccando i vertici del calcio e criticando le speculazioni sul calcio e sull’organizzazione e business dei mondiali. Diego che non si era fatto mai comprare da nessuno, nonostante le ritorsioni già subite denunciava tutto e aveva capito cosa volevano fare in Fifa perciò tentò di combatterla, ma fu stoppato con un imbroglio facendogli così pagare questo suo tentativo di rivolta. All’epoca nessuno credeva a Maradona ma oggi soprattutto alla luce del Mondiale in Qatar le sue dichiarazioni sono una verità parlante e non lo faceva per interessi personali”. E’ quanto dichiara all’Adnkronos lo storico avvocato di Diego Armando Maradona, Angelo Pisani, a due anni dalla scomparsa del Pibe de Oro, avvenuta il 25 novembre 2020.
Di fronte a Diego Maradona, continua l’avvocato, “tanti dovrebbero inginocchiarsi e chiedergli umilmente scusa, per non averlo appoggiato in tante sue battaglie, vedeva quello che altri non riuscivano ancora a vedere, imprigionati nel sistema”.
“Diego era il Dio del calcio, ma era soprattutto un uomo carico di umanità. Aveva nel cuore Napoli, la sua Napoli. Non c’era giorno in cui non la ricordasse. I napoletani erano la sua grande, enorme, infinita famiglia del cuore. E Diego aveva un cuore grande. Con nostalgia ricordo i nostri incontri, le gioie e i dolori, le attese e anche le arrabbiature. L’apprensione per la sua salute che si è sempre unita al desiderio di assicurargli una difesa che potesse riabilitarne anche l’immagine pubblica”, aggiunge Pisani citando un video che ritrae Maradona mentre si allena. “In quel filmato – spiega – appariva in forma, di buon umore, mi voleva comunicare che stava bene. Ma lo faceva rivolgendosi a Napoli, alla sua Napoli. Perché Diego sapeva che nel mondo c’erano milioni di persone che lo amavano e che, incredibilmente, erano in apprensione per la sua vita. Quattrocento milioni di persone, fu calcolato, piansero nel giorno della sua morte. Io lo voglio ricordare sempre così, fiero, sorridente, guascone e meravigliosamente umano”.