A Ginostra la violenta mareggiata di ieri ha sradicato un tratto di molo. Due blocchi di cemento del pontile hanno ostruito lo scalo aliscafi
Piove sul bagnato a Ginostra. Dopo i continui eventi calamitosi dei mesi scorsi, tra i quali la caduta copiosa di cenere, le alluvioni, adesso anche due blocchi di cemento del pontile hanno ostruito lo scalo aliscafi della frazione dell’isola di Stromboli. La violenta mareggiata che si è abbattuta ieri sera sulla frazione ha letteralmente sradicato un tratto di molo che, ironia della sorte è andato a posizionarsi sulla banchina in ferro dello scalo dei mezzi marittimi, ostruendo la possibilità per gli aliscafi di approdare.
Dell’episodio sono stati subito informati la Protezione civile comunale e l’amministrazione di Lipari. Sembra che come prima soluzione l’amministrazione del sindaco Riccardo Gullo abbia provveduto ad affidare i lavori di rimozione dei due pesanti blocchi a una ditta di Barcellona Pozzo di Gotto che si trova sul posto per alcuni lavori, che al più presto dovrebbe studiare come rimuovere i due pesanti macigni di cemento. Se l’impresa avrà difficoltà allora si studierà come inviare sulla frazione di Stromboli un mezzo meccanico con gru che consentirà di spostare i due pesanti massi. Ovviamente queste operazioni richiederanno dei giorni. Appare evidente che l’approdo dei mezzi veloci al porto al momento non potrà avvenire. Bisognerà capire se queste opetrazioni saranno possibili prima dell’arrivo del Natale oppure saranno effettuate subito dopo.
Una volta rimossi i due blocchi bisognerà verosimilmente effettuare un collaudo della banchina in ferro per capire se la mareggiata e soprattutto i due macigni di cemento ne abbiano danneggiato la staticità. Ci si augura che l’inconveniente non abbia danneggiato la struttura perché, altrimenti, il ripristino delle normali condizioni di appordo potrebbero rischiare di essere rinviate di giorni.
Manca anche il mezzo di collegamento
Quello che appare inverosimile adesso è che i ginostrani, per fortuna al momento meno di una quindicina, non potranno usufruire neanche del mezzo navale pubblico che in passato Ginostra ha sempre avuto per collegare la frazione con l’abitato di Stromboli. Si tratta del natante che in passato, quando non c’era il molo di attracco, oppure questo era stato danneggiato, permetteva agli abitanti di Ginostra di raggiungere Stromboli e poi da lì partire o per le altre isole o per Milazzo. Al momento anche questo mezzo è in fase di manutenzione a Stromboli. Insomma i pochi abitanti di Ginostra, qualora dovessero avere bisogno di essere evacuati possono sperare o sulla nave, o sui mezzi della Capitaneria o della Marina, oppure sulla pista di elisuperficie.
Nuova mareggiata sulle frazioni
Sono momenti difficili, comunque, per tutte le isole dell’arcipelago che ieri sono state raggiunte da una nuova violenta mareggiata che ha interessato soprattutto i versanti nord delle isole. Come al solito ad essere interessato l’abitato di Acquacalda, sull’isola di Lipari, dove onde alte oltre 5 metri hanno nuovamente divelto i new jersey di cemento posizionati a protezione dell’abitato. Anche per questa nuova mareggiata, come per quella di alcune settimane fa, tratti del manto stradale e questi pesanti blocchi sono stati fortemente danneggiati dai marosi e trascinati per molti metri. Per la frazione il sindaco ha preannunciato alla popolazione come imminente l’avvio dei lavori per la protezione sia a terra che a mare dei tratti più sensibili. Mancherebbe per l’assegnazione del progetto soltanto il rilascio del certificato ambientale “Vinca” che al momento ancora non è stato esitato. È dal dicembre 2019, in cui la frazione fu colpita da una mareggiata senza precedenti, che gli abitanti attendono interventi e risposte concrete dalle amministrazioni che si sono succedute.
A Filicudi denuncia alla Procura
Sempre in tema di mareggiate e trasporti da segnalare la denuncia alla Procura di Barcellona pozzo di Gotto di 33 abitanti delle isole di Filicudi e Alicudi che hanno chiesto ai magistrati di verificare quali sono le motivazioni alla base delle continue interruzioni delle corse di navi ed aliscafi . E sempre in tema di trasporti si attendono novità per le agevolazioni dei lavoratori pendolari delle isole che al momento, esaurito il fondo stanziato dalla Regione, sono costretti a pagare per intero il biglietto per recarsi al lavoro. Sembrerebbe imminente una soluzionedell’inconveniente che consenta a queste persone di pagare un biglietto ridotto come per i residenti. Nel frattempo, oltre al nodo dellospedale, che ha la stragrande maggioranza di medici e infermieri che visvono sulla terraferma, sono sempre le isole più lontane a pagare i maggiori disservizi. Sembra che in diverse isole la scuola sia l’ente maggiormente danneggiato dalla sospensione delle agevolazioni perché i professori per risparmiare starebbero orientando i loro viaggi verso mezzi navali che costano molto meno degli aliscafi. Ma se le navi spesso non raggiungono le isole i giorni di scuola per i pochi giovani che ancora vivono in mezzo al Mediterraneo sono sempre di meno, alla faccia di chi sostenene a livello nazionale che i diritti dei cittadini devono essere uguali dal Trentino a Lampedusa. (La foto si riferisce ad Acquacalda)