Trentasei minuti di agonia: questo sarebbe il tempo trascorso dal malore della giovane Margaret Spada, 22enne di Lentini (SR) all’effettivo arrivo dei soccorsi nella sala operatoria dove la ragazza si stava sottoponendo a un intervento di rinoplastica.
I fatti sono avvenuti il 4 novembre scorso, ma le indagini sono ancora in corso. Marco e Marco Antonio Procopio, medici chirurghi estetici della clinica – secondo quanto emerso non autorizzata – sono indagati con l’accusa di omicidio colposo per il decesso della ragazza durante un intervento considerato di routine.
Dal malore ai soccorsi, 36 minuti di agonia per Margaret Spada
La giovane sarebbe entrata in arresto cardiaco durante l’intervento, poco dopo la somministrazione dell’anestesia. Si specifica che al momento non risulta – in base agli accertamenti svolti dagli inquirenti e sul corpo di Margaret – che siano stati commessi errori nella somministrazione di farmaci e anestetici. Sarebbe invece emersa una presunta patologia mai diagnosticata a Margaret Spada, la sindrome di Wolff-Parkinson-White, che avrebbe provocato la reazione anomala.
Dal malore all’arrivo dell’ambulanza nella sala operatoria dell’Eur, a Roma, dove la 22enne siciliana si era recata per la rinoplastica, sarebbero trascorsi – secondo quanto riportato da Il Corriere – tra i 32 e i 36 minuti. I due medici indagati – nel frattempo – avrebbero tentato di rianimarla ma non avrebbero usato il defibrillatore (che pare avesse le batterie scariche). Solo un massaggio cardiaco e l’aspirazione del liquido dai polmoni.
I dubbi
Rimane al centro dell’attenzione degli inquirenti che indagano sul ruolo dei due medici indagati per la morte di Margaret Spada la domanda su quando effettivamente siano stati attivati i soccorsi. I due sosterrebbero di aver agito tempestivamente e che la morte della 22enne sia da attribuire principalmente alla patologia non diagnosticata. Decisivi saranno i prossimi giorni, quando si attende la decisione del gip sui medici indagati.
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