Il Consiglio comunale ha bocciato l’aumento ma si è spaccato a sulla decisione di ritoccare le tariffe. Tanti dubbi sugli introiti e gli effettivi investimenti, l’opposizione: “Ma che servizi diamo?”
MARSALA (TP) – Metà per il si, metà per il no. E la delibera riguardante le modifiche alla tassa di soggiorno a Marsala non è passata al consiglio comunale di Marsala.
All’atto della votazione, i consiglieri favorevoli sono stati 10, altrettanti quelli contrari, cui si sono aggiunte due astensioni, che equivalgono al voto negativo. Così, anche quest’anno l’amministrazione Grillo non è riuscita ad aumentare la tassa di soggiorno per i turisti. La proposta della giunta prevedeva l’applicazione del criterio di gradualità, variando in base alla tipologia della struttura ricreativa considerata, su un numero massimo di notti pari a 10, e non più 5 come è attualmente.
Una scelta, quella del consiglio comunale, che trova l’accordo degli operatori turistici della cittadina, che lamentano la mancanza di servizi al turista tali da giustificare un aumento dell’obolo da richiedere. Tanto che, lo scorso 5 aprile l’associazione delle strutture turistiche di Marsala vide la riunione d’urgenza del consiglio di amministrazione, che chiedeva conto e ragione della proposta di aumento. Se la tassa di soggiorno ha lo scopo proprio di finanziare servizi per migliorare l’offerta turistica, negli anni in molti lamentano che non sia stata utilizzata a dovere. Qualche tempo fa erano state apportate alcune modifiche al regolamento per la disciplina dell’imposta di soggiorno: innanzitutto, l’introduzione di un software che permetta la registrazione da parte dei proprietari delle strutture ricettive, per poter pagare in maniera più semplice. Tale sistema, e la formazione necessaria, saranno completamente gratuiti. Oltre ad una decisa semplificazione della macchina burocratica, il sistema permette una più approfondita analisi delle dinamiche dei flussi turistici. Marsala si attesta su oltre 200 mila presenze turistiche l’anno, con un gettito da tassa di soggiorno di circa 250 mila euro. L’applicazione informatica permetterà anche un maggior controllo sulla effettiva presenza di turisti, che già tra il 2015 e il 2018, ultimi dati disponibili, sono passati da 100 mila euro a 250 mila.
Non sono mancati i momenti di tensione in aula come quando la consigliera Rosanna Genna è andata all’attacco: “Il regolamento è la ‘giustificazione’ per l’acquisto del software. Il problema è che mancano i controlli sulla effettiva presenza dei turisti. Necessita interagire con le forze di polizia per sapere numericamente se vi è evasione. Ma un altro nodo è sapere che fine fanno i proventi della tassa di soggiorno”.
La vicesindaco Valentina Piraino ha dissentito: “I controlli sono stati fatti tant’è che si è passati da 100 mila euro del 2015 a 250 mila nel 2018 di incassi. Le somme introitate con la tassa di soggiorno sono state utilizzate per far fronte ad una parte della quota di comarketing”.
Altro passo, la nomina, da parte del sindaco, dei componenti della consulta comunale per il turismo. Si tratta di 22 esperti del settore, in rappresentanza di varie categorie, per poter fornire, su ogni argomento trattato, un diverso punto di vista, in modo da affrontare le diverse questioni in maniera approfondita. I componenti non ricevono alcun compenso per il servizio prestato, e saranno in carica fino al termine della sindacatura attuale. I componenti della consulta sono Elio Palmeri per gli alberghi, Sara Maria Manzo per gli agriturismo, Valentina Sofia per le agenzie di viaggio; ancora, Valeria Nuccio per i bed and breakfast, Bice Marino in rappresentanza della Pro Loco e Salvatore Ombra per l’aeroporto di Birgi. Ci sono anche Tommaso Putaggio, per le associazioni musicali-teatrali, Giovanna Pollari per l’ambito volontariato, Rocco Tranchida della Cna, Maria Ingrassia per il centro commerciale naturale, Felice Crescenti per la componente musei, Massimo Rallo del Fiba, Alessandro Frazzitta della Strada del vino, Giuseppe Gervasi per la categoria taxi, Raffaele Gambina a rappresentare gli operatori dei porticcioli turistici; Salvatore Giasone della RetePunica, Michele Petrelli per le strutture balneari.
In ultimo, chiudono l’elenco Giacomo Salvatore Manzo di Assoenologi, Gabriele Sammartano per la ristorazione, Ignazio Florio Pipitone per i circoli e associazioni nautiche, Gaspare Baiata delle cantine vinicole e Fabio Galatioto, esperto di euro progettazione comunitaria.