MARSALA (TP) – Il fossato punico di Marsala, che fa parte dell’area archeologica dell’antica Lilybeo in prossimità del Castello federiciano (ex carcere), potrà essere recuperato dallo stato di attuale abbandono.
Grazie ad una proposta di Stefano Pellegrino, capogruppo di Forza Italia all’Ars, la Regione siciliana ha stanziato 300mila euro che saranno destinati ad un corposo intervento di bonifica, recupero e manutenzione. Questo lavoro permetterà di restituire l’area di circa 3.500 metri quadri alla fruizione pubblica.
A darne notizia è lo stesso deputato Pellegrino: “Sarà finalmente possibile recuperare un’importante area archeologica che rappresenta parte del nostro straordinario patrimonio monumentale e artistico. Un segnale di grande attenzione non solo da parte del Governo ma anche da parte di tutti i colleghi che hanno sostenuto questa iniziativa, comprendendone il grande valore per lo sviluppo turistico del nostro territorio“. Già lo scorso febbraio 2022 il Comune aveva ottenuto dalla Regione Sicilia la gestione dell’altro fossato adiacente compreso tra il castello, corso Giovanni Amendola, via Pascasino e piazza Marconi (“Porticella”), per un totale di circa 3300 metri quadrati. Un percorso, quello della Giunta guidata da Massimo Grillo, partito a giugno 2021, quando il Primo Cittadino e l’assessore comunale ai Beni culturali, Arturo Galfano, avevano espresso la volontà di farlo divenire una vera e propria oasi a verde fruibile da cittadini e turisti, “visto lo stato di abbandono con una folta vegetazione spontanea e cumuli di rifiuti colonizzati da ratti”, così si legge in una nota stampa.
Abbiamo contattato il sindaco Massimo Grillo per saperne di più: “Sono due gli interventi in itinere e che riguardano entrambi i fossati punici, uno per la gestione ottenuta da questa amministrazione dal governo regionale e l’altro per la riqualificazione che verrà effettuata grazie al lavoro dell’onorevole Pellegrino all’Assemblea Regionale Siciliana, che ringrazio. Una zona con un alto valore storico culturale che permetterà di proiettarci verso altri percorsi turistici, infatti a cantiere ultimato avremo la possibilità di promuovere degli itinerari con il Fondo Ambiente Italiano. Sul fossato invece di nostra concessione, questo è stato affidato in comodato d’uso ad una associazione scout di Marsala per circa 12 anni e dove ci stiamo adoperando per terminare alcuni lavori di manutenzione straordinaria”.
Questo tratto costituisce una delle parti meglio conservate dalle moderne manomissioni, dall’interramento e dalle sovrapposizioni di edifici che ne hanno obliterato in gran parte il tracciato originario.
Interamente scavato nel banco roccioso, era ampio tra i 25 e i 30 m e distava dalle mura circa 27 metri in modo da tenere lontane dalle fortificazioni le macchine di assedio e renderne inefficace l’azione. In particolare, questo tratto del fossato è caratterizzato dal profilo aspro e verticale delle pareti tufacee e dalla contiguità con l’imboccatura di un camminamento sotterraneo che si insinuava con una serie di gradini sotto di esso (Galleria Mortillaro) e con una delle torri quadrangolari della cinta muraria punica (fortificazioni Vicolo Infermeria).
Grillo fa anche un excursus futuristico sulla zona: “Va assolutamente programmato bene un percorso di riqualificazione e, una volta riportata l’area a piena fruizione, in accordo con il Parco Archeologico di Lilibeo ed il Governo della Regione avvieremo un’idea che consenta di animare la zona non solo dal punto di vista turistico ma anche tramite eventi e manifestazioni a tutto tondo. Questa rappresenta una grande opportunità per la nostra città che sicuramente, grazie anche all’interessamento di chi sta tra i banchi dell’Ars, non ci faremo sfuggire!”.