Il Cts, infatti, darà il via libera oggi al protocollo per i ricevimenti e tutte le altre funzioni civili e religiose, documento davvero molto atteso da milioni di italiani
Nessun limite agli invitati, covid manager uno ogni 50 persone, niente buffet se non monodose, tavoli a due metri, ovviamente green pass.
Oggi è una giornata decisiva per le linee guida dei matrimoni dal 15 giugno in poi.
Il Cts, infatti, darà il via libera oggi al protocollo per i ricevimenti e tutte le altre funzioni civili e religiose, documento davvero molto atteso da milioni di italiani dopo un anno e mezzo praticamente di stop.
Ci sarà anche la possibilità di ballare, di pranzare o cenare al chiuso e altro ancora.
Insomma, anche in questo campo e in questo caso, finalmente, un ritorno alla normalità. Ovviamente con regola da seguire. Ecco quali.
- Il distanziamento tra i tavoli di almeno 2 metri (ma consigliati 2 metri e mezzo), con sedute interne distanziate di almeno 1 metro;
- La somministrazione di salse, pane, crackers e grissini anche in monoporzione non confezionata, ma servita direttamente con utilizzo di pinze. Le stoviglie dovranno essere lavate in lavastoviglie a temperatura adeguata, secondo la normativa HACCP in vigore. Si consiglia inoltre l’impiego dei segnaposto per rendere stabili le posizioni ai tavoli;
- La misurazione delle temperatura corporea all’ingresso e l’obbligo di utilizzo di mascherine (chirurgiche, Ffp2 o Ffp3) per tutti, inclusi gli sposi, negli ambienti interni quando non seduti al tavolo e anche negli ambienti esterni qualora non fosse possibile rispettare il distanziamento di almeno 1 metro. Si può non indossare la mascherina in caso di allontamento dal proprio tavolo (es. per andare in bagno) solo se si può rispettare il distanziamento previsto nei confronti dei soggetti non conviventi;
- La frequente igienizzazione delle mani;
- L’autodichiarazione dei partecipanti di presa visione delle regole anticontagio e del mancato contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, così come l’assenza di sintomi influenzali e/o febbre;
- La vigilanza del Covid manager (1 ogni 50 persone), il quale deve garantire il rispetto del protocollo ed evitare gli assembramenti, così come conservare le autodichiarazioni per i 14 giorni successivi all’evento, per la tracciabilità dei contatti degli eventuali positivi;
- Introduzione di sacchetti porta abiti per gli indumenti e gli oggetti personali nei guardaroba;
- Il ricambio d’aria naturale o forzato nel caso in cui l’evento avvenga in un ambiente interno. L’affollamento dei locali dev’essere correlato alle portate effettive di aria esterna. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio – se tecnicamente possibile – escludere la funzione di ricircolo dell’aria e provvedere alla pulizia dei filtri, oltre che alla loro sostituzione con quelli di classe superiore. Nei servizi igienici, l’estrattore d’aria dovrà essere impostato in funzione continuata;
- L’obbligo di mascherina anche per i fotografi se più vicini di 1 metro dai soggetti ripresi;
- Il distanziamento di almeno 3 metri dal pubblico dei gruppi musicali, se sprovvisti di barriere antidroplets in prossimità del microfono, indossando la mascherina qualora dovessero temporaneamente abbandonare la loro postazione. Con la distanza interpersonale di almeno 1 metro sono consentite tutte le esibizioni artistiche;
- I balli potranno quindi svolgersi ovunque nelle zone bianche (con spazio pro capite di almeno 2 metri quadri e ricambio d’aria potenziato), esclusivamente negli spazi esterni in tutte le altre zone, con uno spazio pro capite di 1,2 metri quadrati. Al chiuso ancora non si sanno le direttive.
- La consegna delle bomboniere a esclusiva competenza degli sposi che dovranno accuratamente igienizzare le mani. Non potrà dunque essere previsto il consueto tavolo comune;
- Il divieto del self service. Il buffet è consentito solo evitando gli assembramenti, garantendo il distanziamento personale di almeno 1 metro e il confezionamento dei prodotti monodose;