Mattarella ricorda l'eccidio delle Fosse Ardeatine: "Oggi come allora, serve unità" - QdS

Mattarella ricorda l’eccidio delle Fosse Ardeatine: “Oggi come allora, serve unità”

redazione

Mattarella ricorda l’eccidio delle Fosse Ardeatine: “Oggi come allora, serve unità”

martedì 24 Marzo 2020

Il Presidente della Repubblica in una nota ha commemorato il 76° anniversario dell’eccidio che vide l'uccisione di 335 civili e militari italiani, prigionieri politici ed ebrei per mano nazista

ROMA – “L’eccidio delle Ardeatine ha costituito una delle pagine più dolorose della storia recente del nostro Paese. I valori del rispetto della vita e della solidarietà che ci sorreggono in questo periodo, segnato da una grave emergenza sanitaria, rafforzano il dovere di rendere omaggio a quei morti innocenti”.

Così Sergio Mattarella in una nota per il 76° anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, dopo il quale l’Italia unita rinacque.”La stessa unità che ci è richiesta, oggi, in un momento difficile per l’intera comunità”.

La ricorrenza ricorda l’uccisione di 335 civili e militari italiani, prigionieri politici, ebrei o detenuti comuni, trucidati a Roma il 24 marzo 1944 dalle truppe di occupazione naziste come rappresaglia per l’attentato partigiano di via Rasella, compiuto il 23 marzo da membri dei GAP romani, in cui erano rimasti uccisi 33 soldati del reggimento “Bozen” appartenente alla Ordnungspolizei dell’esercito tedesco. L’eccidio non fu preceduto da nessun preavviso da parte nazista.

“Quest’anno, con grande rammarico, non sarà possibile incontrarsi, nel giorno del 76 anniversario, al Mausoleo delle Fosse Ardeatine per ascoltare, insieme alle loro famiglie e con sempre uguale commozione, i nomi dei martiri”, continua Mattarella.

“Desidero, con la medesima intensità manifestata nella cerimonia annuale, esprimere loro affetto, vicinanza e ricordo – scrive il Capo dello Stato -. Eventi così atroci, frutto della volontà di sopraffazione e del razzismo – prosegue -, continuano a richiamarci ai valori fondamentali della memoria, della pace, della solidarietà. La libertà e la democrazia sono state conquistate con il sangue di molti per evitare che ne fosse sparso ancora in futuro. Al termine di quegli anni terribili, segnati dalla dittatura e dalla guerra, l’unità del popolo italiano consentì la rinascita morale, civile, economica, sociale della nostra Nazione”.

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