Messina Denaro, assolto Leonardo Gulotta

Messina Denaro, assolto Leonardo Gulotta: “Errore sulla sim, mai stato colpevole”

Messina Denaro, assolto Leonardo Gulotta: “Errore sulla sim, mai stato colpevole”

Redazione  |
domenica 19 Gennaio 2025

Il giovane, fu arrestato dal Ros il 27 marzo 2024 per concorso esterno in associazione mafiosa

Dopo essere stato assolto per non aver commesso il fatto, il legale di Leonardo Gulotta (32enne di Campobello di Mazara), Mariella Gulotta, definisce tutto come “una brutta coincidenza”.

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Per il giovane, inizialmente accusato nel troncone dell’inchiesta che aveva riguardato la latitanza del boss di Castelvetrano Matteo Messina Denaro – e arrestato dal Ros il 27 marzo 2024 per concorso esterno in associazione mafiosa – erano stati inizialmente richiesti 6 anni e 8 mesi di reclusione. Lui, infatti, appariva nelle indagini perchè in passato il boss (i fatti risalgono al 2007) – al momento di stipulare un contratto di assicurazione per una Fiat 500, indicò proprio il numero di telefono poi acquisito da Gulotta. Per l’inchiesta coordinata dalla Procura quindi, il giovane ebbe così un ruolo nella latitanza del boss di Castelvetrano.

Matteo Messina Denaro, Gulotta assolto: “Mai stato colpevole”

“Nel 2007 il mio assistito aveva 15 anni e non poteva avere una sim a suo nome – spiega il legale, Mariella Gulotta -. Il certificato d’attivazione con quel numero risale al 2011, quando compì 18 anni e questo l’ha prodotto la procura dopo l’interrogatorio di garanzia. In sede d’interrogatorio ho sempre dichiarato che non ho mai conosciuto Matteo Messina Denaro – spiega proprio Leonardo Gulotta – ho lavorato per la famiglia Luppino (sono in carcere Giovanni e i figli Antonino e Vincenzo, ndr) con tre contratti stagionali nel 2019, 2022 e 2023, ma i rapporti sono stati sempre di natura lavorativa”.

“Dalla visione degli atti abbiamo potuto accertare che un numero di telefono quasi uguale è stato in uso al boss latitante – sottolinea ancora l’avvocato – e non è escluso che nel compilare la scheda per l’assicurazione, Messina Denaro abbia fornito erroneamente quel numero quasi coincidente”.

Leonardo Gulotta, dunque, è rimasto per ben due mesi nel carcere al Pagliarelli, a Palermo: “Ho sempre ribadito la mia innocenza – dice -. Conoscevo, sì, Andrea Bonafede, l’ho sempre salutato e non ho mai avuto rapporti con la mafia. Durante la detenzione ho pianto e non mi sono mai dato pace per quello che stava succedendo. Quando il giudice ha pronunciato la formula d’assoluzione ho pianto pensando a tutte le persone che mi sono state vicine in questi momenti difficili che non auguro a nessuno”.

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