Mazara, ex convitto Sant’Agostino ristrutturato grazie al Pnrr - QdS

Mazara, ex convitto Sant’Agostino ristrutturato grazie al Pnrr

redazione

Mazara, ex convitto Sant’Agostino ristrutturato grazie al Pnrr

venerdì 07 Gennaio 2022

Mazara del Vallo, ammesso a finanziamento il progetto di rigenerazione urbana volta a ridurre i fenomeni di marginalizzazione e disagio sociale attraverso la ristrutturazione dell’immobile

MAZARA DEL VALLO (TP) – “Con oltre sei milioni di euro di fondi del Pnrr ristruttureremo l’ex convitto di Sant’Agostino. Il Ministero dell’Interno di concerto con i Ministeri delle Finanze e delle Infrastrutture ha ammesso a finanziamento il nostro progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’intervento di rigenerazione urbana volta a ridurre i fenomeni di marginalizzazione e disagio sociale attraverso la ristrutturazione dell’immobile di Sant’Agostino. Altri progetti sono in fase di presentazione per sfruttare al meglio le opportunità offerte dal piano nazionale di ripresa e resilienza”.

Lo ha annunciato il sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci, rendendo noto che il Ministero dell’Interno ha notificato il decreto del 30 dicembre scorso con il quale ammette il progetto del Comune di Mazara del Vallo presentato nel giugno scorso, prevedendo un finanziamento di 6milioni 300mila euro per la ristrutturazione e risanamento conservativo dell’ex convitto di Sant’Agostino.
Il progetto è stato redatto dai tecnici comunali Pietro Aurelio Giacalone e Vito Pinta, mentre responsabile del procedimento è il dirigente del settore tecnico arch. Maurizio Falzone.

L’immobile si trova in Via S. Agostino in pieno centro storico nei pressi della Piazza S. Michele. Si sviluppa su due piani fuori terra su una superficie coperta di circa 1300 metri quadri, oltre alle aree scoperte di pertinenza. E’ stato acquisito al patrimonio comunale ai sensi dell’art. 60 della legge 10/99 dall’asse patrimoniale dell’Istituto Divina Provvidenza “Case delle Fanciulle” Casa del Fanciullo e di riposo per anziani dichiarata estinta nel 2007. Un tempo ospitava al piano terra i servizi direzionali nei vani destinati ad uffici nonché i servizi collettivi di infermeria, ambulatorio, sala per attività didattica, refettorio, mensa e locali annessi per cucina, dispensa, lavanderia, etc., mentre al primo piano trovavano posto i locali destinati ad uffici, alloggio assistenti e dormitori.

Negli ultimi anni la struttura risulta degradata. Da qui la necessità d’intervento. “L’idea progettuale – si legge nella relazione illustrativa – è quella di individuare un luogo fisico (un edificio in disuso qual è l’ex convitto di Sant’Agostino) da trasformare – attraverso un approccio di progettazione partecipata – in una struttura dedicata ai giovani, ad artisti locali ed immigrati, ad artigiani e creativi, prevedendo atelier, laboratori artigianali, sale espositive ed in genere spazi per attività collettive, sociali, culturali, per la formazione e ricreative di vario genere. Un luogo di incontro e di contaminazione autogestito per coniugare la dimensione locale alla dimensione globale. La realizzazione di tale progetto all’interno di uno spazio dismesso o in disuso potrebbe fungere da importante magnete delle energie creative presenti sul territorio e da incubatore di progettualità sociale”.

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