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Ucraina, profughi accolti a Mazara grazie alla passione per i cani

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Ucraina, profughi accolti a Mazara grazie alla passione per i cani

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domenica 17 Aprile 2022

A legare Julia e Graziella è stata proprio la passione per gli amici a quattro zampe. Oggi, giorno di Pasqua, Graziella ha preparato il pranzo della festa. "Vogliamo tornare al più presto in Ucraina"

Da Odessa a Mazara del Vallo per sfuggire dalla guerra. È la storia di Elena Savytska, 63 anni, delle sue due figlie, Julia di 37 e Anna di 36, e del nipote Alex di 13 anni: quattro profughi che sono arrivati dall’Ucraina e sono stati accolti a Mazara del Vallo da Graziella Calamusa, 37 anni, allevatrice di cani maltesi.

A legare Julia e Graziella è stata proprio la passione per gli amici a quattro zampe

“Come allevatrici di cani siamo membri di un gruppo Facebook che mette insieme colleghi di tutta Europa – racconta Julia – e quando è scoppiata la guerra abbiamo chiesto aiuto a tutti”. In prima battuta la necessità di reperire cibo per i cani poi la richiesta di accoglienza. “Da Mazara del Vallo mi sono subito attivata per fare arrivare due pedane di croccantini e tappetini assorbenti – racconta Graziella Calamusa – poi ho dato la mia disponibilità a Julia di accogliere lei e la sua famiglia”. “Noi eravamo già una famiglia numerosa e ora ci ritroviamo a essere quasi dieci a casa”, racconta felice Graziella. Elena, le due figlie e il nipote hanno percorso quasi 4 mila chilometri in autobus e treno.

Il racconto della famiglia in fuga dall’Ucraina arrivata in Sicilia

“A Odessa abbiamo vissuto intere settimane rinchiusi tra casa e lo scantinato – racconta la signora Elena, vedova da gennaio scorso – uscivamo solamente per andare a fare la spesa”. A Mazara del Vallo hanno portato anche 6 cani, altri 9 li hanno lasciati con la nonna 82enne Tamara. “Voglio tornare al più presto a Odessa – dice Alex, il più piccolo dei quattro profughi – lì ho i miei amici, la mia palestra, la mia scuola”.

Oggi, giorno di Pasqua, Graziella ha preparato il pranzo della festa. “Vogliamo tornare al più presto nella nostra Ucraina.

Vogliamo continuare a vivere serenamente la nostra vita senza più guerra”. (ANSA).

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