Emergono i dettagli sull’inchiesta delle mazzette per accelerare la restituzione delle salme al Policlinico di Palermo. Sono, infatti, una cinquantina, almeno 49, i casi di corruzione scoperti in poco più di un anno di indagine dalla Procura del capoluogo siciliano nell’ambito di una inchiesta su un business messo su da alcuni operatori della camera mortuaria dell’ospedale universitario che, in cambio di mazzette, acceleravano le pratiche per il rilascio delle salme alle imprese funebri.
L’affare sui corpi di pazienti deceduti in ospedale o su quelli in cui era stata disposta l’autopsia
Si trattava dei corpi di pazienti deceduti nel nosocomio o per cui era stata disposta l’autopsia dalla magistratura.
Quindici richieste d’arresto
Gli indagati per cui è stato chiesto l’arresto sono 15, tra loro il noto imprenditore del settore Francesco Trinca. Il procuratore Maurizio de Lucia sollecita l’arresto anche di Salvatore Lo Bianco, Marcello Gargano, Antonio Di Donna e Giuseppe Anselmo. Stessa richiesta per dieci fra titolari e dipendenti di agenzie di pompe funebri.
Anche la salma di Francesco Bacchi nell’affaire
Tra gli episodi finiti nell’inchiesta anche la pratica relativa alla salma di Francesco Bacchi, il giovane ucciso fuori da una discoteca di Balestrate a gennaio del 2024.
Le intercettazioni: “Mii, un mare di picciuli”
“Mii, un mare di piccioli (soldi ndr) ci sono qua”: così, non sapendo di essere intercettato, un operatore della camera mortuaria del Policlinico di Palermo commentava con i colleghi le mazzette che avrebbero incassato da una impresa funebre per aver “oliato” la pratica per la restituzione della salma di Francesco Bacchi. “Allora Di Fatta e Marchese 150, io la mia parte me la sono presa, 45 tu, 45 Marcello e sono 90…questo è il foglio della salma che arriverà domani”, aggiungeva.
Alcune dazioni di denaro sono state riprese dalle telecamere piazzate dagli investigatori che hanno immortalato il dipendente di una impresa di pompe funebri, Marcello Spatola, mentre consegnava 4 banconote da 50 euro a Marcello Gargano, operatore del Policlinico. “Uno, due, tre e quattro…sono giusti?” chiedeva Spatola.
“Giustissimi… grazie sempre”, rispondeva l’interlocutore. L’incontro tra i due era stato preceduto da telefonate in cui si faceva riferimento ai documenti relativi alla salma di un paziente.
E ancora, in un’altra intercettazione, una donna chiedeva all’operatore Salvatore Lo Bianco: “ma i picciuli te li ha dati?”, rispondeva lui: “mi ha dato questi e gli altri che mi portò ora”.
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