Medici famiglia "Urgente riforma SSN, appello a governo e regioni" - QdS

Medici famiglia “Urgente riforma SSN, appello a governo e regioni”

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Medici famiglia “Urgente riforma SSN, appello a governo e regioni”

Redazione  |
venerdì 25 Novembre 2022

Necessità di immediate riforme strategiche che intervengano strutturalmente sul sistema sanitario anche in virtù dei fondi con il PNRR

È un grido di realismo e concretezza quello che giunge dal 39mo Congresso Nazionale della SIMG – Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie, in corso a Firenze presso la Fortezza da Basso fino a sabato 26 novembre. Presenti oltre duemila medici di famiglia, il 12% di tutto il territorio nazionale. Il Presidente SIMG Claudio Cricelli si è appellato alle istituzioni nazionali e locali per la necessità di immediate riforme strategiche che intervengano strutturalmente sul sistema sanitario, anche in virtù dei fondi a disposizione con il PNRR.

“In questa fase si presentano tre scenari possibili, dove la politica sanitaria si intreccia con aspetti sociali e politici – ha sottolineato iClaudio Cricelli, Presidente SIMG – il primo scenario consiste nella gestione degli affari correnti, senza realizzare investimenti, limitando le riforme alle necessità improrogabili affinché l`attuale sistema continui a funzionare. La seconda opzione è data da una possibile riforma infrastrutturale limitata ad alcuni miglioramenti importanti, ma senza la reale capacità di investire sullo sviluppo e sulla reale crescita del sistema. Il terzo scenario invece è quello più dirompente: approfittare di questa situazione di discontinuità politica per andare verso una vera stagione di riforma del SSN del Paese. Questa riforma non dovrebbe essere limitata solo al SSN, ma dovrebbe tenere conto del fatto che l`assistenza sanitaria viene erogata da diversi pilastri, che in questa fase stanno crescendo e devono necessariamente interagire tra loro”.

Bisogna partire dalla domanda dei bisogni dei cittadini e dare risposte strutturali attraverso una profonda riforma che rappresenti un punto di partenza in grado di superare le ideologie preesistenti per definire un nuovo modello di assistenza sanitaria. Occorre poi definire i ruoli dei vari comparti delle cure primarie e specialistiche, stabilendo la metodologia di allocazione delle risorse. La SIMG auspica che si concretizzi il terzo scenario: si devono coinvolgere tutte le parti sociali, senza che il pensiero medico prevalga sulle altre componenti, al fine di lasciare la politica ai suoi compiti”.

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