Un episodio di violenza si è verificato nella notte tra il 16 e il 17 maggio all’interno del pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo. Un giovane di 21 anni è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di lesioni gravissime e interruzione di pubblico servizio, dopo aver aggredito un medico in servizio, colpendolo con un pugno al volto.
Aggredito un medico in servizio: otto punti di sutura
Il medico di guardia, raggiunto da un violento pugno, ha riportato una ferita al volto che ha richiesto l’applicazione di otto punti di sutura. L’aggressione è avvenuta intorno alle quattro del mattino, dopo che il sanitario aveva chiesto al giovane, per ben due volte, di moderare il tono di voce all’interno dell’area critica del pronto soccorso.
Alla base dell’accaduto, una situazione già segnata dalla tensione. Il fratello minore del giovane arrestato era stato coinvolto la sera precedente in un grave incidente stradale: alla guida di uno scooter, aveva investito un pedone in via Buonriposo. Quest’ultimo si trova ora ricoverato in gravissime condizioni nel reparto di neurochirurgia dello stesso ospedale Civico.
Trasferimento e tensione in ospedale
Il minorenne, ferito a sua volta, era stato inizialmente trasportato all’ospedale Buccheri La Ferla e successivamente trasferito al Civico per alcune consulenze in chirurgia plastica. Durante la notte, diversi familiari si sono recati al pronto soccorso. Prima il padre, poi la madre sono entrati senza difficoltà. Infine, è giunto il fratello maggiore, il ventunenne che avrebbe poi aggredito il medico.
Indagini in corso e solidarietà al personale sanitario
Le forze dell’ordine sono intervenute tempestivamente, procedendo all’arresto del giovane. Proseguono le indagini per chiarire ulteriormente la dinamica dell’accaduto. L’episodio riaccende l’attenzione sulla sicurezza nei presidi ospedalieri e sul fenomeno, purtroppo crescente, delle aggressioni al personale sanitario.

