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La realtà supera la fantascienza: arriva il medico olografico della Nasa

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La realtà supera la fantascienza: arriva il medico olografico della Nasa

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martedì 19 Aprile 2022

Il dottor Josef Schmid, chirurgo di volo della NASA, saluta lo spazio l'8 ottobre 2021, mentre viene "oloportato" sulla Stazione Spaziale Internazionale

Il medico olografico ideato dagli sceneggiatori di ‘Star Trek’ diventa realtà: un chirurgo della Nasa e la sua equipe sono stati infatti teletrasportati con un ologramma sulla Stazione spaziale internazionale (Iss) per dialogare e interagire in tempo reale con un astronauta.

E’ accaduto lo scorso ottobre, ma la Nasa ne dà notizia solo adesso. L’esperimento è stato condotto con l’astronauta dell’Agenzia spaziale europea (Esa) Thomas Pesquet, rientrato a Terra nel novembre 2021.

Olotrasporto tra la Terra e lo spazio, come funziona

“Questo è un modo completamente nuovo per comunicare su grandi distanze”, afferma il chirurgo di volo della Nasa Josef Schmid, che è stato il protagonista di questa insolita esperienza lo scorso ottobre. “È un modo nuovissimo di esplorare, in cui la nostra entità umana è in grado di viaggiare fuori dal pianeta”.

A differenza delle tradizionali proiezioni olografiche che sembrano sospese in aria e possono essere viste da chiunque, l’olotrasporto richiede l’uso di un visore per la realtà aumentata (come la tecnologia HoloLens di Microsoft) affinché chi lo indossa sia in grado di percepire e interagire con l’individuo (ad esempio il medico) che si trova a distanza, ripreso da più telecamere.

In questo caso l’astronauta dell’Esa Thomas Pesquet, che indossava il visore a bordo della Iss, ha avuto una conversazione con Schmid, i membri del suo staff e Fernando De La Pena Llaca, l’amministratore delegato di Aexa Aerospace che ha sviluppato il software di olotrasporto per il computer usato da Pesquet.

Sebbene la tecnologia di Microsoft fosse disponibile da tempo, finora non era mai stata utilizzata per mettere in contatto persone sulla Terra e nello spazio: una possibilità che potrà tornare molto utile nelle missioni di lunga durata, per permettere agli astronauti di consultare medici e di confrontarsi con i tecnici che hanno fornito loro sofisticate tecnologie. Al momento, la Nasa pensa di usare l’olotrasporto per permettere agli astronauti in orbita di fare visite mediche e di incontrare i propri familiari, ma anche per portare dei personaggi famosi a visitare la Iss.

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