ROMA – Vertice Italia-Turchia ieri a Villa Pamphili, con protagonisti la premier Giorgia Meloni e il presidente Recep Tayyip Erdogan, per rafforzare i rapporti fra i due Paesi.
“Sono molto contenta – ha detto Meloni – di aver accolto il presidente Erdogan e i suoi ministri per quello che è il quarto vertice intergovernativo tra Italia e Turchia. I nostri lavori sono stati molto produttivi e sono soddisfatta dei risultati che abbiamo raggiunto. La dichiarazione congiunta che adottiamo conferma la solidità dei rapporti tra le nostre nazioni e getta le basi per rafforzare ancora di più il nostro partenariato”.
“L’Italia – ha aggiunto la presidente del Consiglio – è il primo partner commerciale della Turchia nell’area del Mediterraneo, il secondo in Europa, con un interscambio cresciuto negli ultimi anni in modo considerevole passando da 26 miliardi nel 2023 al record di oltre 32 miliardi di dollari nel 2024, dinamica nella quale tra l’altro le esportazioni italiane hanno avuto un ruolo decisivo registrando nell’ultimo anno un aumento di oltre il 28%”.
Meloni ha detto di essere soddisfatta
Meloni ha detto di essere soddisfatta di questo quadro positivo. “Ci ha fatto superare con ben 5 anni di anticipo l’obiettivo di un interscambio pari a 30 miliardi di dollari che aveva fissato l’ultimo vertice intergovernativo e che ci porta ad alzare ulteriormente l’asticella. Abbiamo deciso di fissare un nuovo obiettivo e cioè di arrivare nel medio periodo a un interscambio che raggiunga i 40 miliardi di dollari. Richiede molto lavoro, ma entrambi possiamo contare sul dinamismo delle nostre aziende”.
Meloni ha annunciato che con l’accordo tra Tim Sparkle e Turkcell per connettere la Turchia all’Italia e all’ecosistema europeo delle telecomunicazioni: si realizzerà una dorsale digitale all’avanguardia lunga circa 4.000 chilometri che attraverserà il Mediterraneo e migliorerà la connettività tra l’Europa, il Medio Oriente e l’Asia. “Le intese firmate in questa occasione – ha detto la premier – dimostrano che quella fra i due Paesi è una cooperazione a tutto campo. Rafforziamo la collaborazione energetica, un contesto nel quale siamo già partner strategici, in particolare per l’approvvigionamento di gas naturale attraverso il Tap. Intendiamo approfondire questo ambito di cooperazione, cogliere le opportunità che possono arrivare in prospettiva sia per le rinnovabili sia per l’idrogeno. Inoltre, consolidiamo la nostra cooperazione nell’ambito dello spazio, nello sviluppo infrastrutturale e nei trasporti a partire dall’alta velocità ferroviaria, nella valorizzazione delle nostre ricchezze culturali e archeologiche, e nello sport”.
Anche Erdogan si è detto convinto di voler rafforzare i rapporti con l’Italia. “Cooperazione – ha affermato – che ha già compiuto progressi significativi nel campo dell’industria e della difesa, con nuovi partenariati e progetti. E siamo pronti a lavorare nella nostra casa comune, la regione del Mediterraneo, su progetti energetici che andranno a beneficio di entrambi i nostri Paesi e naturalmente di tutta l’area. Continueremo inoltre a collaborare con l’Italia nella lotta all’immigrazione irregolare”.
Riflettori anche sulle grandi questioni internazionali
Erdogan si è soffermato sulla guerra in Palestina: “Una questione importante dell’attualità internazionale è Gaza, dove non si permette l’ingresso di aiuti umanitari e costituisce la nostra priorità ripristinare il cessate il fuoco”.
Meloni, invece, ha fatto un cenno alla situazione in Ucraina: “L’Italia ribadisce il pieno sostegno agli sforzi del presidente Trump per arrivare a una pace giusta e duratura. Penso che l’incontro a San Pietro fra il presidente degli Stati Uniti e quello ucraino abbia avuto un significato enorme. Nutriamo tutti la speranza che possa rappresentare un punto di svolta. La dichiarazione unilaterale russa di una tregua di tre giorni è un’iniziativa di cui prendiamo atto, ma è tutt’altra cosa rispetto a quello che è necessario. Rinnoviamo l’auspicio che si dimostri la volontà di fare la pace come ha saputo dimostrare l’Ucraina”.

