"La Meloni non è la benvenuta" si legge nel post su Facebook che accompagna le foto dell'azione organizzata, a pochi giorni da un decreto "anti-rave"
Un manichino raffigurante Giorgia Meloni appeso a testa in giù a Bologna in una manifestazione dei collettivi contro il governo.
L’azione, documentata sulle pagine social degli attivisti, è stata organizzata sotto le Due Torri, in Piazza di Porta Ravegnana durante un corteo, per le vie del centro, contro i rincari e, come recitava uno slogan “per una bella vita”, cui hanno partecipato circa 200 persone.
L’indignazione del mondo politico
“Molto grave quanto avvenuto oggi a Bologna, dove esponenti dei collettivi della sinistra hanno sfilato in corteo con un manichino raffigurante il presidente Meloni esposto a testa in giù. Ci auguriamo che gli autori di questo vergognoso atto intimidatorio siano individuati e soprattutto ci aspettiamo una netta e inequivocabile condanna da parte di tutte le forze politiche, sinistra in primis. Solidarietà e vicinanza al presidente del Consiglio Giorgia Meloni”, dice il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
Il ministro Musumeci
“Il gravissimo atto intimidatorio compiuto a Bologna contro Giorgia Meloni è il naturale frutto del clima di odio e di veleni alimentato in queste settimane in Italia da alcuni esponenti politici dell’opposizione. Al presidente del Consiglio va la mia sincera e incondizionata solidarietà”.
Questi sarebbero gli antifascisti? Pericolosi estremisti, intolleranti, fanatici e soprattutto violenti. Il silenzio del mainstream è vergognoso. #Bologna #Meloni pic.twitter.com/1eRqgmoJ50
— Davide Scifo 🌀 (@strange_days_82) November 11, 2022