Meno disparità, più welfare: produttività aziendale al top - QdS

Meno disparità, più welfare: produttività aziendale al top

Chiara Borzi

Meno disparità, più welfare: produttività aziendale al top

sabato 08 Ottobre 2022

Rapporto Best Workplaces 2022: “fiducia” e fatturato, binomio vincente

Il dibattito sulla qualità degli ambienti sul posto di lavoro è ormai parte fondante dell’analisi che guarda alla produttività d’azienda. Il desiderio da parte della dirigenza di mirare al soddisfacimento di questo sentiment per tutti i collaboratori d’impresa è legato ad un risultato universalmente appetibile: l’aumento di fatturato.

Secondo il rapporto Best Workplaces 2022 la correlazione tra l’aumento del Trust Index (indice sintetico che misura la fiducia nelle organizzazioni) e il fatturato rimane uno dei dati più significativi degli ultimi anni, infatti, sia lo 0,93 (tracciato escludendo il 2020) che lo 0,61 (ottenuto escludendo il 2020) dimostrano la relazione tra i due valori, spesso trattati come paralleli delle strategie d’impresa.

Il dato migliora se confrontato nel lungo periodo: negli ultimi 10 anni il fatturato delle aziende riconosciute “Great place to work” ha raggiunto una media annua di aumento del 12,7%, contro una media dello 0,2% delle aziende (dato Istat) del campo di industria e servizi. Scendendo ancora nello specifico il 2021 si è chiuso con un aumento del +23,25% nel fatturato rispetto al 2020, mentre le “altre aziende” si sono fermate al +14,86%”.

L’Italia arranca quanto a leadership femminile

Le imprese che investono affinché vi siano un buon clima di lavoro tra la popolazione dei lavoratori sono le stesse che hanno capito l’importanza di una uguale partecipazione delle donne alle attività interne, ma ad oggi non basta. Queste stesse realtà sono infatti inserite in un contesto nazionale in chiaro ritardo rispetto al resto d’Europa. Secondo il Gender Diversity Index 2021 l’Italia arranca quanto a leadership femminile perché la percentuale di donne ai livelli esecutivi è pari al 17% e la percentuale di donne CEO è scesa al 3%, contro il 4% del 2020. Inoltre, stando agli ultimi dati Istat, l’occupazione femminile è salita al 50,5%, in rialzo del 4,1% rispetto a dicembre 2020, ma resta ben distante dal livello di occupazione maschile (67,6%). Tra gli altri dati negativi considerati nella ricerca Best Workplaces 2022 troviamo alcuni del rapporto Almalaurea 2022, dove è evidenziata la minore assunzione delle donne rispetto agli uomini (85,2% vs 91,2%) o alcuni indici del rapporto Istat Bes – Benessere equo e sostenibile 2022 – dove emergere tutto il peso della maternità nella vita lavorativa di una donna. Il tasso di occupazione delle donne con un figlio è pari al 61,30%, con due figli è del 60,10% e con tre e più figli scende al 48,80%.

Più welfare equivale a più donne presenti al vertice

Al contrario la paternità non sembra incidere sul tasso di occupazione maschile, che mostra un andamento tendenzialmente inverso. Si attesta all’85,20% in presenza di un figlio, sale all’89,80% in presenza di due figli e scende all’88,70% con tre o più figli. Indubbiamente, secondo quanto ancora evidenziato dal rapporto, le migliori aziende restano quelle in grado di mettere in campo principi meritocratici, ma come questo potrà accadere facilmente in Italia se il 77 per cento dei 42 mila genitori di bambini da zero a tre anni dimessosi durante la pandemia del 2020 (dati Inail) è donna? Il rapporto Welfare Index 2021 dimostra l’importanza del welfare aziendale per provare a coniugare quotidiano al femminile e vita lavorativa. Più welfare equivale a più donne presenti al vertice.

Stando alle informazioni ricavate dal report, le imprese con più donne che uomini ai vertici sono il 45,5% tra quelle con livello elevato di welfare, il 36,2% nella media generale. Molto numerose sono le imprese italiane che non hanno alcuna donna nelle posizioni di vertice, 42,5%. Quota che scende al 22,4% tra le imprese con welfare elevato.

Tra le 150 aziende che hanno ottenuto le 5W (riservato alle attività con un sistema di welfare aziendale caratterizzato da un livello di iniziativa molto rilevante, capacità gestionali e impegno economico-organizzativo elevati e impatti sociali significativi sulle comunità interne ed esterne all’impresa) c’è una siciliana, Natura Iblea Srl – Paniere Bio di Ispica (RG). Il cui impegno si è comunque orientato verso l’aiuto a dipendenti e famigliari all’accesso ai vaccini contro il Covid-19.

Chiara Borzì
Twitter: @ChiaraBorzi

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