Mense scolastiche a Trapani: esonero soltanto per pochi - QdS

Mense scolastiche a Trapani: esonero soltanto per pochi

Mense scolastiche a Trapani: esonero soltanto per pochi

mercoledì 27 Marzo 2024

Il servizio per il 2024/2025 non sarà gestito dal Comune ma affidato in appalto a un soggetto terzo. Non pagheranno soltanto le famiglie sotto il minimo vitale e segnalate dai Servizi sociali

TRAPANI – L’anno scolastico si avvia alla conclusione, e con lui si esauriscono anche le speranze di vedere partire il servizio di refezione scolastica. Ancora in attesa dell’approvazione del Bilancio di previsione 2023/2025, tutto quello che al momento è trapelato dalla Giunta è l’intenzione di non procedere all’attivazione della mensa per le sue scuole della città. Questo è quanto sostiene Tore Fileccia, consigliere comunale del Movimento per le autonomie, attraverso una nota nella quale esprime la propria indignazione per quelle che sembrano essere le volontà del sindaco Giacomo Tranchida e della sua amministrazione.

“Entro il mese di aprile 2024 – afferma Fileccia – il Comune di Trapani finalmente avrà un bilancio previsionale. Durante questo ultimo periodo il sindaco Giacomo Tranchida in merito al servizio mensa nelle scuole di Trapani affermava che, essendo Trapani un Comune in gestione provvisoria, poteva erogare solo servizi essenziali. Di conseguenza, non poteva mantenere attivo il servizio di refezione scolastica essendo quest’ultimo reputato non essenziale”.

Per evitare situazioni di disagio per le famiglie, in questo periodo lo stesso sindaco ha invitato i dirigenti scolastici ed i genitori ad instaurare un collegamento diretto con le ditte fornitrici, in modo da mantenere il servizio mensa attivo, in attesa di una soluzione definitiva. Durante l’ultima seduta consiliare, poi, il sindaco Tranchida ha chiarito come l’argomento mensa sarà ripreso in giunta dopo l’approvazione del bilancio previsionale, precisando che il suo indirizzo è quello di suggerire di mantenere il rapporto diretto tra ditte e scuole.

Le intenzioni della Giunta sono state poi meglio spiegate in una conferenza stampa: il servizio non sarà gestito direttamente dal Comune, ma concesso a un soggetto terzo sotto la supervisione del Municipio. Le famiglie pagherebbero la ditta secondo le tariffe stabilite dall’Amministrazione. Sarà il Comune a indire l’appalto, in modo da garantire il rispetto delle procedure e la trasparenza della scelta, a tutela delle famiglie e degli alunni, per affidare il servizio per il prossimo triennio, a partire dall’anno scolastico 2024/2025.

Non ci sarà più l’esenzione, ma chi è sotto il minimo vitale, se segnalato dai servizi sociali, godrà dell’esonero. Chi non pagherà il servizio non usufruirà della mensa. Un fattore essenziale, un cambio di rotta non da poco, considerato che, sotto la gestione diretta del Comune, risultano 60 mila euro per pasti consumati ma non pagati. “Intendo avviare questa procedura – ha detto il sindaco Tranchida – come anticiperò in Giunta e in consiglio comunale, perché è necessario anche l’ok dell’Aula. Poi, vorremmo estendere il servizio a tutte le scuole e nell’appalto prevedere una garanzia sui prodotti a chilometro e a miglio zero. A spese dell’impresa ci sarà poi il potenziamento dei locali all’interno della scuola e come ulteriore miglioria, la realizzazione di un centro mensa e di cultura”.

Secondo il consigliere comunale Fileccia, in realtà si è trattato di una strategia ben formulata: “Quello che temevamo è accaduto, il servizio di refezione per questa amministrazione era semplicemente una ‘rogna’ e grazie al certosino ritardo nell’approvazione dei bilanci è stato praticamente eliminato”. Una scelta prettamente politica, quindi, che si nasconde dietro tecnicismi burocratici, utili a “tagliare servizi che possono recare fastidi a loro e benefici alla comunità cittadina”.

Quanto effettivamente si deciderà lo si saprà soltanto dopo il 4 aprile, data in cui il bilancio di previsione 2023/2025 approderà in consiglio comunale. Prima di arrivare in Consiglio comunale, il documento è stato approvato dalla Giunta comunale e poi lo strumento finanziario è passato al collegio dei revisori dei conti per il loro parere. La sua approvazione permetterà di proseguire l’iter e consentire all’amministrazione comunale di procedere con il bilancio corrente, quello 2024-2026 che, a sua volta deliberato, consentirà di uscire dalla gestione provvisoria. Solo a quel punto si potrà procedere, volendo, assicurare i servizi non essenziali, come quelli a domanda individuale. Tra cui rientra, appunto, la mensa scolastica. “Oggi a piangere le distorsioni politiche di chi gestisce il Comune – conclude Fileccia – saranno i dirigenti scolastici, i genitori ed i bambini trapanesi che si vedranno privati ed abbandonati a loro stessi per scelte prettamente personalistiche di questo sindaco e della sua giunta. Mi auguro che questi personaggi possano cambiare idea e dare un indirizzo diverso da quello espresso in aula, ma purtroppo vivo nella consapevolezza che sulle pietre non potranno mai nascere i fiori”.

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