Mercato cinese sempre più rilevante per il Made in Italy nel 2021 - QdS

Mercato cinese sempre più rilevante per il Made in Italy nel 2021

redazione

Mercato cinese sempre più rilevante per il Made in Italy nel 2021

mercoledì 12 Gennaio 2022

In aumento la presenza di aziende del Belpaese, che trovano grandi opportunità di crescita e sviluppo

ROMA – “L’area espositiva della nostra azienda alla China international import expo (Ciie) ha conosciuto un’espansione nel 2021, con un incremento del volume delle vendite di oltre il 20%, malgrado l’epidemia”, ha dichiarato Han Zhangwen, imprenditore che tratta vino italiano in Cina, in occasione della quarta edizione della fiera tenutasi a novembre a Shanghai.

Un altro commerciante di vino italiano, Candido Mormile, ha confermato il trend partecipando alla 105^ edizione del China Food & Drinks Fair nel 2021. “Sette anni fa – ha spiegato – nel mercato cinese il vino italiano era forse il sesto o il settimo, adesso è il terzo”.

Oltre che per il settore vinicolo, negli ultimi anni il mercato cinese è diventato importante per un numero sempre maggiore di industrie italiane, un trend ancor più evidente nel 2021, malgrado il rallentamento dell’economia mondiale a causa della pandemia di Covid-19. La Cina è diventata inoltre il più grande acquirente straniero di marmo italiano, catalizzando circa la metà delle vendite internazionali. E anche le esportazioni di mobili italiani in Cina sono in aumento. Il mercato in Cina è quello che cresce più rapidamente per quanto riguarda il formaggio Made in Italy, stando ai media italiani. I dati doganali cinesi mostrano che le esportazioni italiane verso la Cina hanno continuato a crescere nei primi 11 mesi del 2021, attestandosi sui 27,65 miliardi di dollari: un aumento del 40% su base annua.

Secondo Massimiliano Tremiterra, direttore dell’ufficio dell’Italian trade agency (Ita) a Guangzhou, quella cinese “è una delle grandi economie mondiali che ha continuato a crescere negli ultimi anni nonostante la pandemia, quindi il suo è considerato un mercato di primaria importanza per un Paese come l’Italia, fortemente orientato all’export”.

Per quanto riguarda l’importanza del mercato cinese per lo sviluppo delle imprese italiane durante la pandemia, Tremiterra ha notato che molte aziende italiane in Cina hanno continuato a crescere, contribuendo a mantenere l’equilibrio finanziario delle sedi in patria. Stando a un sondaggio condotto nel 2021 dalla Fondazione Italia Cina su un campione di 180 aziende italiane, quasi l’80% di queste vede la Cina come un potenziale mercato di sbocco e una “opportunità da non perdere”.

Il mercato cinese si è aperto sempre di più alle imprese di tutto il mondo, comprese quelle italiane: la presenza del Belpaese alla quarta edizione della Ciie è stata forte, con padiglioni specializzati per un totale di oltre 100 aziende e l’intesa tra il gigantesco super-store cinese Bhg Market Place e l’Italian trade agency volta a promuovere i prodotti agricoli provenienti dal Paese europeo. Le due parti hanno lavorato insieme al lancio festival dedicato alle specialità alimentari e vinicole italiane in otto punti vendita di Bhg Market Place nelle città cinesi di Pechino e Xi’an. Inoltre, l’accordo tra la Cina e l’Unione europea sulla protezione delle indicazioni geografiche (Ig), entrato ufficialmente in vigore l’1 marzo 2021, sta portando a entrambe le parti nuove opportunità per migliorare il livello e la qualità del commercio agricolo, incluso quello dei prodotti italiani.

Guardando al futuro, il presidente della Fondazione Italia Cina Mario Boselli ha scritto in un rapporto che i consumi interni, insieme all’innovazione e alla crescente digitalizzazione, saranno i principali motori della crescita economica cinese nei prossimi anni e che le aziende italiane dovranno adeguarsi per restare competitive.

Per Tremiterra, quello della crescita economica digitale è un trend irreversibile, come dimostra lo sviluppo del settore e-commerce: “Con l’implementazione della piattaforma di e-commerce transfrontaliero, i prodotti italiani hanno aumentato notevolmente la propria presenza sulle principali piattaforme di commercio elettronico cinesi come Tmall e JD. Soprattutto nel settore della cosmetica e della moda, alcuni marchi italiani hanno raggiunto alti livelli nelle vendite online”.

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