Mercato immobiliare, ecco perché in Sicilia comprare adesso conviene - QdS

Mercato immobiliare, ecco perché in Sicilia comprare adesso conviene

redazione

Mercato immobiliare, ecco perché in Sicilia comprare adesso conviene

giovedì 06 Agosto 2020

Nell’Isola si toccano i 1.066 euro al metro quadro, 907 euro/mq in Calabria e Molise

ROMA – L’emergenza sanitaria non ha frenato i prezzi delle case, che hanno segnato un nuovo aumento dell’1,4% a luglio rispetto al mese precedente.

Il valore medio degli immobili in Italia ora è di 1.746 euro al metro quadro, l’1,1% in più rispetto allo stesso periodo del 2019, secondo i dati pubblicati dall’Ufficio Studi di idealista, portale immobiliare.

“La domanda ha pienamente recuperato dopo il confinamento, mentre l’offerta è diventata più esigua perché molti proprietari temendo di svalutare il proprio immobile hanno preferito ritirare la propria casa o metterla in affitto”, spiega Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’Ufficio Studi di idealista.

“Se prima del lockdown il mattone era in ripresa evidente, soprattutto nei grandi centri, ha proseguito sulla scia rialzista anche dopo, anche se riteniamo che il vero impatto della pandemia sul mercato immobiliare sarà evidente solo dalla fine di quest’anno”. Sono 13 i mercati regionali in crescita a luglio, con la Lombardia (4,1%) a guidare il trend seguita dalla Campania (2,1%), anch’essa sopra la media italiana.

Al terzo gradino del podio si piazzano a pari merito Toscana e Basilicata (1%). Incrementi meno forti per altre 9 regioni, dal Lazio (0,9%) al Piemonte (0,3%). Stabile rispetto alla media la Sicilia, mentre all’opposto è la Valle d’Aosta (-2,2%) a scontare il calo maggiore seguita da Molise (-1%) e Liguria (-0,6%).

In termini di prezzo la regione che vanta i valori più alti è la Liguria (2.467 euro/metro quadro), seguita da Trentino-Alto Adige (2.458 euro/metro quadro) e Valle d’Aosta (2.384 euro/metro quadro).
Sopra la media anche i prezzi di Toscana (2.250 euro/metro quadro), Lazio (2.117 euro/metro quadro) e Lombardia (1.790 euro/metro quadro).
Le richieste più economiche si riscontrano nelle regioni meridionali: per esempio in Sicilia dove si toccano i 1.066 euro al metro quadro, Calabria e Molise (907 euro/metro quadro per entrambe).

La maggior parte delle macroaree provinciali seguono il trend positivo dei prezzi registrato al termine di luglio, con Milano (7,2%), Belluno (2,8%) e Avellino (2,5%) a trainare le 58 zone a rialzo sulle 106 monitorate. All’opposto, Biella, Trieste (entrambe -2%) e Aosta (-2,2%) segnano le peggiori performance del mese.

Relativamente ai prezzi, Bolzano (3.612 euro/metro quadro) si conferma la provincia più cara d’Italia davanti a Savona (3.041 euro/metro quadro) e Firenze (2.882 euro/metro quadro). Nella parte bassa del ranking Biella, con 636 euro al metro quadro, è la più economica davanti a Caltanissetta (717 euro/metro quadro) e Isernia (720 euro/metro quadro).

L’andamento generale dei prezzi a luglio ha visto una leggera prevalenza di segni negativi che riguardano 57 dei 111 capoluoghi analizzati, mentre sono solo 4 quelli che non hanno subito variazioni.

Le performance migliori si registrano ancora a Milano (5,1%), Lecco (3,9%) e Vibo Valentia (3,8%). Le variazioni negative di maggiore entità spettano a Lodi (-2%), Treviso (-2,2%) e Frosinone (-2,6%).
Oltre a Milano, le variazioni positive si registrano anche a Napoli (1,5%) e Torino (1,1%). Tiene Roma (0,3%), mentre calano Bologna (-0,6%) e Firenze (-0,7 %).

Con riferimento ai prezzi di vendita, Venezia (4.476 euro/metro quadro), esclusa Mestre per ragioni di rilevanza statistica, si conferma la città con i metri quadri più cari, davanti a Milano (4.103euro/metro quadro) e Firenze (3.932 euro/metro quadro). Nella parte bassa della graduatoria i capoluoghi più economici restano Ragusa (818 euro/metro quadro), Caltanissetta (784 euro/metro quadro) e Biella (719 euro/metro quadro).

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