La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, continua a esprimere profonde perplessità in merito all'utilità del Mes.

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato ieri a Palazzo Chigi il nuovo direttore generale del Mes ed ex ministro delle Finanze del Lussemburgo, Pierre Gramegna, e il segretario generale, l’italiano Nicola Giammarioli. Il vertice è durato un’ora circa.

Nel corso dell’incontro si è parlato dei possibili correttivi da applicare al Mes, il Meccanismo europeo di stabilità per il quale il Governo Meloni ha sempre espresso delle perplessità.

Per la leader di Fratelli d’Italia, il Mes va modificato con l’intento di renderlo “uno strumento effettivamente capace di rispondere alle esigenze delle diverse economie”, così come ribadito all’interno di una nota diffusa da Palazzo Chigi.

Meloni: “Paesi UE non lo usano da tempo”

Giorgia Meloni “ha sottolineato l’anomalia di uno strumento economico-finanziario che, pur disponendo di ingenti risorse, non viene utilizzato da lungo tempo dagli Stati aderenti nonostante la difficile congiuntura economica nella quale si trovano. Situazione che, a giudizio di molti e viste le diverse criticità che permangono, non sembra destinata a cambiare a seguito della riforma del Mes”.

“Verificare possibili correttivi”

“Il presidente del Consiglio – conclude la nota – ha auspicato infine con il direttore Gramegna, al suo primo incontro formale con un Capo di Governo di uno Stato Membro, la possibilità di verificare, insieme agli altri Stati aderenti al Mes, possibili correttivi volti a rendere il Meccanismo europeo di stabilità uno strumento effettivamente capace di rispondere alle esigenze delle diverse economie”.

Nel mese di dicembre 2022 il Governo Meloni, a tal proposito, aveva deciso di non ratificare il Mes.  L’Italia, al momento, è l’unico Paese dell’Eurozona a non avere ancora ratificato il Meccanismo europeo di stabilità.