Il sindaco Basile ha sottolineato come Messina stia vivendo un cambiamento culturale radicale dal 2018, mirato a trasformare la città in un modello di modernità e sostenibilità, recuperando anche gli anni di ritardo nel comparto mobilità e nel segmento “green”
La flotta dell’Azienda Trasporti Messina (ATM) si arricchisce di 24 nuovi bus elettrici, un nuovo passo avanti in direzione di una mobilità urbana più sostenibile. L’evento di presentazione si è svolto nell’isola pedonale del viale San Martino, alla presenza del sindaco Federico Basile, del vicesindaco Salvatore Mondello e della presidente di Atm S.p.A., Carla Grillo, insieme ad altri membri della governance aziendale.
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Il sindaco Basile ha sottolineato come Messina stia vivendo un cambiamento culturale radicale dal 2018, mirato a trasformare la città in un modello di modernità e sostenibilità, recuperando anche gli anni di ritardo nel comparto mobilità e nel segmento “green”. “Grazie ai finanziamenti intercettati dal Comune, Atm sta contribuendo a realizzare un sistema di mobilità sempre più attento all’ambiente”, ha dichiarato il primo cittadino.
Messina, la nuova flotta di autobus ATM. L’intervento di Mondello
La flotta di Atm conta ora 50 autobus a emissioni zero, con l’obiettivo di raggiungere 104 unità entro il 2026 grazie ai fondi provenienti dal PNRR. L’azienda dispone anche di 18 autobus ibridi e 93 Euro 6, tutti progettati per ridurre l’impatto ambientale. “Questi nuovi bus sono un mix di design accattivante e tecnologia avanzata,” ha aggiunto Grillo, descrivendo i veicoli prodotti dalla casa automobilistica Karsan
Per il vicesindaco Mondello l’introduzione di questi autobus non è frutto di improvvisazione, ma il risultato di una pianificazione attenta e seria. “Questi 24 autobus elettrici non cadono dall’alto; sono il risultato di una strategia che parte da lontano” e in direzione di una mobilità sostenibile che ha visto sbocciare in ogni angolo della città parcheggi a schiera, in buona parte inaugurati nel corso dell’ultimo anno e ancora gratuiti per i cittadini almeno fino al prossimo 31 dicembre.
Il paragone con Catania, Palermo e Messina
La governance aziendale ha lavorato incessantemente per rafforzare l’identità “green” dell’azienda, in linea con le normative europee sulla sostenibilità. Come detto, il terreno da recuperare per la città dello Stretto è ancora parecchio.
Catania risulta infatti la prima provincia della Sicilia tra le città metropolitane per mobilità pubblica. A certificarlo è stato lo scorso maggio l’ultimo rapporto Ambiente 2022 pubblicato da Istat e che traccia anche le condizioni dell’inquinamento atmosferico nelle città metropolitane.
La città etnea può contare su un parco autobus a basse emissioni che supera addirittura il 63% dei mezzi pubblici e la rende la seconda città metropolitana d’Italia in questo specifico settore. Molto indietro restano Palermo (25%) e appunto Messina (circa 15%), con la maggior parte dei mezzi che si alimentano a gasolio.
Con questa iniziativa la città peloritana punta ad allinearsi agli standard europei e traccia la via in direzione di un futuro più sostenibile con al centro la qualità della vita dei suoi cittadini e un ambiente più pulito.