Ai nastri di partenza il Progetto Pandora, una grande opportunità per i giovani messinesi che vogliono formarsi nel campo delle arti sceniche. Grazie a questa iniziativa 150 ragazzi tra i 15 e i 25 anni potranno acquisire professionalità tecnico artistiche nel campo delle arti performative, confrontandosi con professionisti di grande esperienza e prestigio.
Pandora è un progetto finanziato alla Città Metropolitana di Messina con il Programma Operativo Nazionale “Legalità” obiettivo “investimenti in favore della crescita e dell’occupazione” e messo in campo da Consorzio Sol.Co Rete d’Imprese Sociali con la cooperativa sociale La Salute, Bisazza Gangi s.r.l., Studio Danza di Mariangela Bonanno e Progetto A coop. Sociale con la collaborazione del Teatro Vittorio Emanuele di Messina.
Il Progetto Pandora è l’occasione per molti giovani di conoscere il mondo dell’arte ma anche di approcciarsi ai mestieri dell’impresa culturale grazie alla collaborazione di prestigiosi maestri messinesi e del teatro Vittorio Emanuele.
10 i laboratori – suddivisi in tre ambiti – tra cui gli interessati potranno iscriversi.
4 nell’ambito dell’arte attoriale:
recitazione; danza; dizione e azione scenica.
4 i laboratori tecnici: scenografia; costume teatrale e sartoria di scena; tecnico luci e suono; tecnico macchinista.
2 laboratori di produzione imprenditoriale: produzione teatrale, organizzazione e distribuzione; comunicazione eventi e ufficio stampa.
Ogni laboratorio, della durata di 288 ore, sarà aperto ad un massimo di 15 partecipanti per ciascuna disciplina e si svolgerà nelle sedi del Teatro Vittorio Emanuele.
La prima edizione verrà realizzata da maggio a novembre con una pausa estiva.
L’iscrizione al laboratorio è gratuita e include la fornitura del materiale didattico.
I moduli compilati possono essere inviati alla mail messina@cooplasalute.org inserendo nell’oggetto della e-mail la dicitura “Progetto Pandora”.
Il termine ultimo per iscriversi è il 28 aprile 2021.
In considerazione dei maggiori vincoli determinati dall’emergenza Covid-19, si potrà rendere necessario avviare, in una fase iniziale, le attività laboratoriali in modalità DAD.