Asili nido a Messina, più disponibilità tra due anni - QdS

Asili nido a Messina, più disponibilità tra due anni

Asili nido a Messina, più disponibilità tra due anni

martedì 17 Dicembre 2019

Ad annunciarlo il sindaco del Comune peloritano Cateno De Luca e l’assessore Alessandra Calafiore. Il San Licandro resta chiuso con i piccoli ospitati dalle suore del rione Santa Chiara

MESSINA – Entro due anni saranno realizzati cinque nuovi asili nido che porteranno alla disponibilità in città di 358 posti per bimbi fino a tre anni. Non sono ancora i circa 500 che Messina dovrebbe avere secondo alcuni parametri, ma entro la fine della legislatura anche questo obiettivo potrà essere raggiunto. Sono le promesse del sindaco Cateno De Luca e dell’assessore alle Politiche sociali Alessandra Calafiore che hanno illustrato la programmazione dell’Amministrazione comunale in un settore con una fragilità che viene da lontano e spesso segnalata da associazioni, consiglieri di circoscrizione e comunali.

Durante l’annuncio di questo traguardo prefissato, insieme agli amministratori c’era infatti anche Libero Gioveni (Pd) che ha più volte posto la questione nella sua attività ispettiva, anche con il precedente esecutivo. “L’ampliamento di questo servizio era nel programma di questa Amministrazione – ha ricordato Calafiore – vista l’evidente carenza di questi servizi e la povertà educativa che ne è la conseguenza. L’asilo costituisce il primo elemento di raccordo tra i minori e la società, il primo punto di collegamento quindi ha un ruolo fondamentale”. Nella relazione sul suo primo anno in Giunta con il sindaco De Luca, Calafiore, l’assessore aveva assicurato che a breve si sarebbe tenuta l’inaugurazione del San Licandro, (chiuso da un anno per ristrutturazione) spiegando anche i motivi dei ritardi ad iniziare dall’avvio dei lavori slittati di quattro mesi: la mancanza di intesa intanto con l’ex dirigente del dipartimento politiche sociali Domenico Zaccone che non aveva consegnato i locali alla ditta che si era aggiudicata i lavori nei termini stabiliti e poi la difficoltà nel reperire un plesso idoneo dove ospitare i bambini durante la ristrutturazione.

Il San Licandro resta ancora chiuso con i bambini che continuano ad essere ospitati nella struttura delle suore del rione Santa Chiara a Giostra. Della vicenda si è occupato con due interrogazioni il consigliere comunale Giandomenico La Fauci che chiede tempi certi sulla riapertura. “Al momento del nostro insediamento erano funzionanti due strutture adibite ad asilo nido con di fatto 65 posti disponibili. Entro gennaio 2020, esattamente dopo diciotto mesi – dice De Luca – si arriverà a 128 posti con l’apertura degli asili Lupetto, San Licandro e di quello previsto a Palazzo Zanca. L’ampliamento della disponibilità degli asili di Camaro e San Licandro, (Camaro da 21 posti a 30 e San Licandro da 48 a 60) con alcuni lavori di riqualificazione, era stata finanziato dai fondi Pac infanzia nel 2017 con un iter avviato dall’ex assessore Nina Santisi.

L’asilo aziendale del Comune invece parte da molto più lontano, durante la sindacatura Buzzanca, pensato per esigenze interne che, vista l’età media dei dipendenti, forse sono venute meno. Scaturisce da una recente intesa, il nido aziendale “Lupetto Vittorio” che si dovrebbe inaugurare domani.

L’accordo tra il Comune, il comando della Brigata Aosta e l’agenzia del Demanio, per la concessione dell’area all’interno della caserma Crisafulli – Zuccarello, è stato firmato a Palazzo Zanca qualche settimana fa. L’asilo è realizzato a spese dell’Esercito e ci sarà solo un canone minimo a carico del Comune. Il servizio verrà gestito dalla Messina Social City con 25 posti a disposizione, di cui 15 per i figli dei dipendenti dell’Esercito. “Abbiamo programmato una serie di interventi con finanziamenti per 3 milioni e mezzo di euro per avere 230 posti entro i prossimi due anni, dice ancora De Luca. Questa cifra prevede la costruzione di strutture a villaggio Matteotti per 150 mila euro, a Santa Margherita Briga per 350 mila, a Serri per 800 mila euro.

Un asilo ci sarà anche all’interno dell’ex scuola Capitan Traina per un milione e 200 mila e un altro all’ex scuola di via Brasile per un importo di un milione di euro. Puntiamo così anche a realizzare una distribuzione omogenea degli asili sul territorio per raggiungere tutta l’utenza”.

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