Messina

Messina, l’Autorità Portuale dello Stretto entra nella fase post Mega

MESSINA – Per l’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto comincia un nuovo percorso. Il presidente Mario Mega ha concluso a ottobre il suo mandato iniziato nel 2019 e a prendere il suo posto sarà un commissario, il contrammiraglio Antonio Ranieri, che traghetterà l’Ente fino alla riforma dei sistemi portuali su cui sta lavorando il Governo Meloni e che non sarà pronta, presumibilmente, prima di un anno.

Intanto il presidente della Regione, Renato Schifani, ha nominato Maurizio Croce suo rappresentante nel Comitato di gestione dell’Adsp, componente mai indicato da Palermo in questi anni di gestione Mega. Croce, Soggetto attuatore per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, è stato candidato a sindaco del centrodestra alle amministrative del 2022 ed è consigliere comunale di Forza Italia (partecipando però finora soltanto a otto sedute d’Aula su 134). Per quest’ultimo dato, ma soprattutto per la sovrapposizione di più ruoli, il Consiglio potrebbe esprimersi nei prossimi giorni sulla sua incompatibilità con l’organismo comunale.

A ringraziare Mega per il lavoro svolto, all’indomani delle nuove nomine, è stata la senatrice del Movimento 5 stelle Barbara Floridia, che ha ricordato tra l’altro come i parlamentari pentastellati siano riusciti nel 2018 a “fare approvare l’istituzione dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto. Un successo e una rivoluzione per l’intera area, funzionale alla realizzazione della continuità territoriale”.

Floridia ha elencato poi i risultati raggiunti da Mega che si traducono in 80 milioni di lavori appaltati e 100 milioni di euro di opere previste per il 2024 e il 2025: “È di qualche giorno fa la notizia dell’aggiudicazione della gara per la costruzione del nuovo Terminal Crociere, che rafforzerà ancor di più il successo ottenuto nell’ambito del crocierismo, con Messina attestata tra le principali città italiane per numero di croceristi in transito, oltre mezzo milione nel 2023 e con un’attesa nel 2024 di oltre 600 mila. Per non parlare della messa a terra del progetto di elettrificazione delle banchine di Messina, Reggio Calabria e Milazzo, che darà una svolta green ai nostri porti”.

“Tanto altro è stato fatto da un presidente forestiero – ha aggiunto – arrivato in sordina e scelto esclusivamente per le sue capacità, che in questi anni è riuscito a tessere un dialogo proficuo con i cittadini e con tutti i lavoratori dei porti”.

Non è stato sempre facile il rapporto di Mega con alcune componenti del tessuto economico e sociale cittadino, così come con la Regione Sicilia che avrebbe voluto avere un ruolo nella nomina del vertice dell’Authority. Forse penalizzante, per certi versi, è stato l’essere considerato espressione del M5s, di una componente politica quindi, mentre l’ex presidente si è sempre sentito un tecnico che metteva la sua competenza a servizio di due territori complessi con tante esigenze e tanti ritardi infrastrutturali da colmare.

Le difficoltà avute Mega le ha raccontate nelle tante interviste al QdS: l’avere dovuto rifare procedure ereditate dalla precedente gestione, non ultima quella per la realizzazione del nuovo Terminal croceristico e poi i progetti per l’area dell’Ex Fiera tra intoppi burocratici e necessità di ascolto della città prima delle scelte, legate comunque alle linee del Piano regolatore portuale. I lavori di riqualificazione degli spazi del fronte mare nella zona ex Fiera, avviati e di prossima ultimazione, sono uno dei traguardi su cui Mega ha lavorato nell’ultimo periodo, ma tanti altri interventi si prevedono per i prossimi anni così come si evince dai documenti di programmazione economico finanziaria esitati nelle scorse settimane.

Il Comitato di gestione, dopo il via libera dell’Organismo di partenariato della risorsa mare, ha infatti approvato il Bilancio di previsione del 2024 e il Bilancio pluriennale 2024/2026 dell’Adsp dello Stretto, insieme al Programma triennale delle Opere pubbliche 2024/2026 e al Programma biennale 2024/2025 degli acquisti e dei servizi.

Il Piano per il 2024 contempla 19 interventi infrastrutturali già avviati o che si intendono avviare nel corso dell’anno, per gare già in corso o in affidamento, per una spesa complessiva di quasi 130 milioni di euro finanziati per 34 milioni 650mila euro con fondi dello Stato e per oltre 95 milioni di euro con risorse dell’Ente. Tra questi, oltre alla realizzazione del nuovo Terminal crociere, la riqualificazione del fronte mare portuale, il cofinanziamento per la costruzione del nuovo porto di Tremestieri, gli interventi su pontili e banchine.