Ha parlato anche Simone Banchieri in vista di questo 90° derby tra Messina e Catania, ecco le parole dell'allenatore biancoscudato
Ha parlato anche Simone Banchieri in vista di questo 90° derby tra Messina e Catania. I biancoscudati sono reduci dal pirotecnico 3-3 contro la Cavese, adesso al “Franco Scoglio” servirà l’impresa per cercare punti importanti in chiave salvezza. Di seguito le parole dell’allenatore ex Vis Pesaro.
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Banchieri: “Recuperiamo Krapikas e Lia, in dubbio Buchel e Gyamfi”
“E’ una partita diversa dalle altre, è un derby a cui i nostri tifosi tengono molto e noi lo sappiamo quanto sia importante per la città e per la classifica. Ci siamo preparati a tanti aspetti, dobbiamo fare risultato e dare soddisfazione ai nostri tifosi. Indisponibili? Ingrosso ormai manca da 25 giorni, Chiarella è out da un mese, non sappiamo se sarà disponibile Buchel, per noi giocatore fondamentale. A Cava ha giocato soli pochi minuti. Gli altri ragazzi si sono allenati, recuperiamo Krapikas e Lia. In dubbio anche Gyamfi. Io mi fido di tutti i ragazzi. I connotati ambientali del derby contano.” Parla così nel pre-gara di Messina-Catania Simone Bachieri, allenatore dei biancoscudati.
“Non dimentichiamoci che il Catania è stata una squadra costruita per vincere il campionato. – dice l’ex Vis Pesaro – Dovevano giocare per i primissimi posti. Noi dobbiamo fare i punti salvezza per raggiungere i playout e centrare un miracolo sportivo per questo club e questa tifoseria. Luciani è un giocatore forte e prospettico, che ha avuto qualche problema fisico con un taglio al piede in allenamento. Da lì in avanti abbiamo dovuto recuperarlo. Pierluca è un centravanti e lo fa bene, ha caratteristiche uniche nella rosa. Ci sono anche altri ragazzi bravissimi come Tordini, Costantino o De Sena, ma non hanno le sue caratteristiche. Contro la Cavese potevamo segnare altri 2-3 gol. Io sono qui per le emozioni che provo. Ho rescisso un contratto fino al 2026 per essere allenatore del Messina e lo rifarei altre 1000 volte. Un contratto pluriennale ti dà una stabilità mensile, ma contano le emozioni di questo sport. Io faccio calcio per questo, una piazza così non l’ho mai allenata in tanti anni di carriera.”