Messina in campagna elettorale, De Luca lancia Federico Basile - QdS

Messina in campagna elettorale, De Luca lancia Federico Basile

Lina Bruno

Messina in campagna elettorale, De Luca lancia Federico Basile

mercoledì 16 Febbraio 2022

Si è dimesso “definitivamente” il sindaco che punta a governare la Regione siciliana. Decade tutta la Giunta, si attende la nomina del Commissario. Resta invece in carica il Consiglio

MESSINA – Una città senza sindaco che si ritrova nel vivo della campagna elettorale. Per il momento c’è solo Federico Basile, candidato scelto a successore da Cateno De Luca. Basile è stato Revisore dei conti con Accorinti poi presidente del Collegio quindi esperto di De Luca e poi Direttore generale del Comune, scelto “per la sua competenza a garanzia del lavoro fatto”.

Stavolta l’ormai ex sindaco non ha strappato la lettera di dimissioni, ha una strategia chiara su cui lavora da tempo, ha una squadra di assessori e ha un programma, aggiornamento del precedente. Non cerca partiti a supporto, confida nel sostegno dei messinesi e nella sua capacità di comunicare la bontà del lavoro svolto. Durante la campagna elettorale dovrà anche essere convincente sui motivi di queste dimissioni ad un anno e mezzo dalla conclusione naturale del mandato che porteranno, degli inevitabili disagi alla città e una fase di stallo.

Tutti gli assessori si sono dimessi quindi c’è una situazione di “vacatio” fino alla nomina del Commissario da parte della Regione. Il Consiglio comunale resta in carica e dovrà discutere e approvare atti importanti, dalla delibera di rimodulazione del Piano di Riequilibrio al Piano di previsione 2022/2023; rimane anche il segretario generale a cui De Luca lunedì sera ha consegnato la fascia tricolore.

Un Consiglio con cui De Luca, a parte una tregua del primo periodo, ha iniziato uno scontro senza esclusione di colpi che è continuato fino all’ultimo giorno quando al centro della diatriba c’è stata una presunta mancanza di finanziamenti in bilancio per sistemare le strade in vista del Giro d’Italia. I soldi erano previsti, ha spigato l’ex assessore Salvatore Mondello, e potevano già essere utilizzati se il Consiglio avesse approvato il previsionale.

Nell’impossibilità di governare con un Consiglio sempre contro, a parte il gruppo misto, hanno origine le dimissioni di De Luca, ma certo c’è anche la sua corsa per la presidenza della Regione e il sogno di un movimento meridionalista che riscatti il Sud.

Intanto il presente è un quadro politico in evoluzione e le amministrative a Messina inevitabilmente si intrecciano con le regionali di novembre. Oltre Federico Basile, non ci sono altre ufficializzazioni, solo nomi che circolano senza conferme.

Nel centrosinistra, da un anno è nato “Spazi di confronto”, un laboratorio che include oltre Pd, M5s e Articolo1 anche movimenti civici e associazioni. “Stiamo elaborando un progetto per la città – dice Franco De Domenico segretario cittadino del Pd – che dovrà essere in qualche modo adattato a tutti quelli che vorranno far parte della squadra che non si può limitare solo ad un centro sinistra stretto ma guardare alle forze di centro, a tutti quelli che hanno una volontà riformista sotto il profilo sociale ed economico perché al di là della narrazione fatta da De Luca questa città è rimasta al palo, sono stati più i proclami che i fatti concreti. In questo momento le emergenze sono giovani e lavoro. Il nome in questo momento è secondario”. E su De Luca. “Ha amministrato e su alcune cose ha ottenuto anche dei risultati, gli riconosco una capacità lavorativa importante. Il problema di De Luca è l’assenza di confronto, avere scavalcato le intermediazioni, ha una visione minimale di città, chiusa. Ha impresso un’accelerazione alla differenziata ma aumentando la Tari; ci sono più autobus in circolazione ma senza un piano che recepisce le reali esigenze. Ha fatto sicuramente meno di quanto raccontato. Puntiamo a un modello ampio di alleanze con un perimetro da definire, un modello antitetico a quello che incarna De Luca che ha scelto come un ‘monarca’ il suo successore”.

C’è chi sarà fuori da questo perimetro. “Riusciremo a trovare un candidato all’altezza, – dichiara Elvira Amata deputata regionale di FdI – una figura dinamica, preparata. Fratelli d’Italia è per una coalizione di centrodestra classica. I modelli Draghi, Ursula, non mi interessano, credo che per governare bisogna avere un progetto comune, ci possono essere delle differenze ma non delle distanze enormi”. Sull’Amministrazione uscente “Ci sono atti amministrativi importanti portati avanti, non è stato fatto però tutto quello che c’era da fare” .

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