Traffico illecito di rifiuti ferrosi tra le province di Messina e Catania, con tre aziende sotto sequestro e ben 49 persone tra gli indagati.
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Questo quanto emerso dall’operazione condotta nelle scorse ore dalla polizia su mandato della Procura Antimafia, attiva nel contrasto allo smaltimento illecito dei rifiuti.
Messina e Catania, traffico illecito di rifiuti. Sono 49 gli indagati
Le indagini – svolte dalla polizia su Messina e Catania – sono sulla violazione degli obblighi ambientali e di tracciatura dei rifiuti vigenti e la vicenda risalirebbe a tre anni fa, anche se alcuni elementi emersi dalle indagini potrebbero indurre a pensare che degli illeciti possano fare riferimento anche al 2020.
Al momento, le aziende sotto sequestro perchè coinvolte in questa vicenda sono tre, mentre il numero degli indagati è di 49 persone.
Zafferana, smaltimento illecito rifiuti. Camion ribaltato, ricerche
I Carabinieri operano quotidianamente, con una specifica azione di contrasto agli ecoreati e ai crimini ambientali, in sinergia con i reparti specializzati dell’Arma, con l’obiettivo di prevenire e reprimere condotte che ledono il patrimonio ambientale, tutelando il territorio e la salute pubblica.
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Nei paesi pedemontani, un fenomeno particolarmente insidioso è lo smaltimento illecito dei rifiuti, che danneggia l’ambiente e alimenta circuiti illegali, anche di natura organizzata. In questi luoghi poco trafficati, infatti, vengono scaricati materiali di ogni genere perché i malviventi credono di non essere visti.
L’altra notte, però, questo intento non è andato a buon fine per un 51enne residente a Santa Venerina (CT), peraltro titolare di una ditta di servizi ambientali con sede a Valverde (CT), regolarmente iscritta per lo smaltimento di residui provenienti da lavori di giardinaggio.
I Carabinieri della Stazione di Zafferana Etnea e della Sezione Radiomobile della Compagnia di Giarre sono infatti intervenuti in via Monte Perillo, a seguito della segnalazione di un autocarro ribaltato sulla sede stradale, trovando un furgone adibito al trasporto di rifiuti di vario genere, che si era rovesciato durante la marcia, ostruendo completamente la carreggiata e riversando sulla strada un ingente quantitativo di scarti plastici, legname, residui di lavorazioni e altri materiali.
Dopo aver accertato che nel mezzo non vi era alcuna persona, i militari dell’Arma hanno avviato le indagini per ricostruire la vicenda e, grazie alla sinergia operativa con i colleghi della Centrale, sono risaliti all’intestatario del furgone. Sono poi stati ascoltati alcuni testimoni che avevano visto quel camion percorrere quella via stretta e ripida, con la parte posteriore piena di rifiuti di vario tipo, fino a perdere aderenza e, quindi, ribaltarsi, scaricando in strada tutto il materiale.

