Messina

Messina, il confronto sul waterfront come base per lo sviluppo

MESSINA – Si è conclusa con la presentazione della relazione finale il confronto pubblico per la riqualificazione del waterfront Boccetta-Annunziata, promosso dall’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto con il supporto scientifico del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Messina e gestito dalla società specializzata Avventura urbana.

Il percorso ha visto l’organizzazione di un evento di lancio, quattro incontri di ascolto dei portatori d’interesse della città e un grande evento partecipativo cui hanno preso parte con grande interesse ed entusiasmo 438 persone; ben 51 sono i contributi scritti pervenuti.

Tre assi strategici individuati da Unime

Come riferito dal presidente del Consiglio di amministrazione di Avventura urbana, Alberto Cena, il confronto ha fatto emergere diversi temi, relativi ai tre assi strategici individuati dall’Università di Messina: la tutela dell’ambiente, l’accessibilità dell’area e la valorizzazione del patrimonio identitario, culturale e paesaggistico. Riguardo all’asse della tutela dell’ambiente è stata evidenziata la necessità di tutelare ed estendere il verde pubblico e di preservare l’ambiente marino. Si è evidenziata anche l’importanza di bonificare le foci dei torrenti e di lavorare per incrementare la sostenibilità dell’area e degli edifici presenti. L’asse dell’accessibilità dell’area ha fatto rilevare l’importanza di ripristinare il rapporto tra la città e il mare, rendendo l’area del waterfront accessibile a tutti e servita da corridoi di mobilità lenta e sostenibile. L’asse della valorizzazione del patrimonio identitario, culturale e paesaggistico ha fatto emergere, invece, il tema della creazione di un luogo identitario e di aggregazione per Messina, in cui siano valorizzati i beni culturali tutelati, tramite il recupero delle funzioni dei luoghi e l’inserimento di nuove, e in cui si valorizzi il sapere e la cultura locale. Si coniuga con questi l’idea di creare luoghi dedicati alla promozione e alla pratica degli sport del mare. Infine, i partecipanti al confronto hanno sottolineato l’importanza di tenere in adeguata considerazione la sostenibilità economica e la gestione dell’area, che dovrà prevedere il continuo coinvolgimento dei messinesi.

A chiusura di questo percorso di confronto pubblico il gruppo di ricerca del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Messina, guidato dalla professoressa Marina Arena e composto dagli ingegneri Francesco Cannata e Giuseppe Angileri, si è impegnato nella restituzione degli esiti attraverso la rappresentazione di una possibile “mappa mentale” del vissuto dei cittadini rispetto all’affaccio a mare nel tratto Boccetta-Annunziata. Lo sforzo di sintesi e l’uso di alcune categorie di lettura, come quello delle “barriere fisiche e percettive”, ha consentito la ricostruzione dell’immagine che i cittadini hanno di questo fronte mare. Ne è emerso un luogo percepito come parcellizzato e depotenziato, vissuto come inaccessibile e negato ma ancora presente, sebbene in maniera conflittuale, nell’identità collettiva dei messinesi.

Enormi potenzialità di questo tratto di waterfront

Le “voci dalla città” hanno descritto un affaccio sul mare discontinuo, costituito da aree scollegate tra loro e con legami funzionali con la città deboli o assenti, così individuando una linea che si snoda dalla Capitaneria di porto al Museo tra usi specialistici, marginalità e sottoutilizzo; ma, le stesse “voci”, non si stancano di descrivere le enormi qualità potenziali di questo tratto di waterfront e di reclamare una sua riqualificazione in chiave sostenibile e unitaria, aperta a molteplici attività legate alla cultura, al tempo libero e al turismo.

Un laboratorio di confronto che è diventato un prezioso archivio di proposte in cui, tra attese e visioni, è andata definendosi l’espressione del radicamento sentimentale che lega i messinesi a questo affaccio e al paesaggio dello Stretto. Indicazioni, richieste, intenzioni presentate dai cittadini, e da tutti i soggetti che a vario titolo hanno partecipato al confronto pubblico, vanno nella stessa direzione: non più mondi non comunicanti ma spazi fluidi accessibili, aperti alla fruizione pubblica e interconnessi che si susseguono in un crescendo che partendo dal Boccetta culmina nel polo dell’Annunziata dove il MuMe rappresenta la pregiata testata di questo sistema lineare e nuova occasione di rilancio per Messina. ”

A conclusione del percorso di confronto con la cittadinanza il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, Mario Mega, ha ribadito la sua soddisfazione per quella che ritiene essere stata una attività innovativa, non prevista dalla legge, che restituisce risultati molto interessanti e di qualità che renderanno certamente migliore il bando che sarà posto a base del concorso di progettazione che sarà lanciato nelle prossime settimane. Il presidente, nel ringraziare tutti quelli che hanno partecipato agli incontri, ha rimarcato in particolare due aspetti del processo partecipativo e cioè quello metodologico e quello contenutistico. La numerosa partecipazione a tutti gli incontri, la quantità dei contributi scritti presentati ma soprattutto la loro rappresentatività e qualità dei contenuti sono la dimostrazione che è stato utile ed apprezzato il coinvolgimento dei cittadini. Nel corso dei vari incontri, poi, sono stati affrontati ed introdotti molti temi interessanti che, in alcuni casi, hanno anche allargato l’orizzonte ad un ambito territoriale più ampio di quello oggetto del processo.

Questi contenuti costituiranno un patrimonio documentale di grande interesse non soltanto per l’AdSP ma soprattutto per i progettisti che si confronteranno nell’ambito del concorso di progettazione consentendo di avere un quadro delle aspettative molto più chiaro rispetto a quello fornito dal solo Piano regolatore portuale.