Messina, covid-19, continua lo screening per le scuole - QdS

Messina, covid-19, continua lo screening per le scuole

Messina, covid-19, continua lo screening per le scuole

giovedì 03 Dicembre 2020

Il monitoraggio dei contagi (che coinvolge circa 3500 alunni) proseguirà fino a domenica. La Cisl parla di confusione e incertezza generate dalle varie ordinanze sindacali

MESSINA – Prosegue fino a domenica, non senza perplessità sull’efficacia e le modalità scelte, la campagna di screening, gratuito e su base volontaria, per il monitoraggio del contagio da Covid 19 nella popolazione scolastica degli Istituti comprensivi delle scuole primarie e secondarie di primo grado della città.

Sono coinvolti nella programmazione circa 3500 alunni, (1760 fino a stasera). In caso di positività al tampone rapido, si procede, come da protocollo, all’esecuzione del tampone molecolare. Ci sono due squadre operative al drive-in allestito nell’area ex Mandalari sul viale Giostra, organizzate dal commissario Covid Carmelo Crisicelli e da Enzo Picciolo dell’Asp, con il supporto logistico della Protezione civile comunale. I dati reali sulla partecipazione e sull’esito complessivo dei tamponi arriveranno tra un paio di giorni ma senza l’obbligatorietà non c’è stata un’adesione di massa.

“Progressivamente all’esecuzione dei tamponi e comunicazione dei risultati da parte dell’Asp – hanno dichiarato gli assessori alla Protezione civile, Massimiliano Minutoli, e all’Istruzione, Laura Tringali – in assenza di richieste di adozione di misure sanitarie specifiche, ogni Istituto scolastico potrà riprendere l’attività didattica di presenza”.

Per la scorsa settimana un’ordinanza del sindaco, Cateno De Luca, aveva disposto la chiusura di tutte le scuole cittadine e molte famiglie si sono chieste perché non siano stati utilizzati quei giorni per effettuare il monitoraggio invece di fare perdere altri giorni di presenza. Il primo cittadino ha parlato di dati richiesti che “faticano” ad arrivare dall’Asp e dall’Ufficio scolastico provinciale che solo il 29 novembre ha ufficializzato che, alla data del 25 novembre, il contagio da Covid-19 nella popolazione scolastica messinese era di 67 casi (due casi nella scuola dell’infanzia, 39 nella scuola primaria e 26 nella scuola secondaria di primo grado).

Francesca Bellia responsabile della Cisl scuola parla di confusione e incertezza generate dalle ordinanze sindacali di chiusura “tra i lavoratori del comparto e le famiglie degli alunni, nonostante docenti, dirigenti scolastici e personale Ata abbiano moltiplicato gli sforzi per consentire il regolare svolgimento delle lezioni in sicurezza”. Provvedimenti, secondo Bellia, non supportati da dati rilevati nelle scuole particolarmente preoccupanti rispetto a quelli di altri territori siciliani.

Il monitoraggio in corso, organizzato da Comune e Asp, viene definito da Minutoli e Tringali “un grande intervento di sanità pubblica che ha, principalmente, l’obiettivo di isolare i soggetti positivi asintomatici e contrastare così la circolazione del virus”. Una decina i “Comprensivi” che hanno aderito ma ci sono classi in cui solo una parte degli alunni stanno partecipando al monitoraggio. Un appello era stato fatto anche ai privati per aderire alla campagna ma già lunedì l’Istituto Sant’Ignazio ad esempio, presentando una autocertificazione di tampone effettuato e di negatività al Covid 19 del personale ed alunni, ha potuto aprire il plesso per le lezioni in presenza. L’Amministrazione con lo screening vuole rassicurare le tante famiglie che vogliono scuole aperte in sicurezza ma le reazioni, leggendo i tanti commenti che da lunedì si susseguono sui social, sono tutt’altro che morbidi nei confronti delle modalità dell’iniziativa. Molte le incongruenze messe in evidenza.

Lo screening avviato, si legge in alcuni post, ha solo un valore statistico e non circoscrive tutti i positivi visto che è su base volontaria. In altri viene rilevato che per avere un controllo del rischio bisognerebbe effettuare tamponi almeno ogni settimana. In uno stesso plesso inoltre ci possono essere alunni della materna (che sono tornati lunedì in presenza) e quelli della primaria (coinvolti nello screening) che seguono protocolli diversi ma che comunque possono venire a contatto. Tutti sono d’accordo con il sindaco per maggiori controlli ma così, dicono, non si riesce a garantire né una corretta istruzione, né un adeguata protezione.

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