Messina, il futuro del Gran Camposanto tra il restyling e l’ampliamento - QdS

Messina, il futuro del Gran Camposanto tra il restyling e l’ampliamento

Messina, il futuro del Gran Camposanto tra il restyling e l’ampliamento

martedì 01 Novembre 2022

Mentre alcuni lavori di manutenzione sono in corso e altri sono già programmati, l’attesa maggiore resta per la costruzione di un nuovo edificio come previsto dal Piano particolareggiato

MESSINA – Per la commemorazione dei defunti i cimiteri si sono rifatti il look per accogliere i tanti visitatori. L’entrata del Gran Camposanto, con i suoi monumenti e le siepi sagomate, offre sempre un grande impatto visivo malgrado la collina floreale non sia ricca come in passato. Grande cura nella parte centrale dei 276 mila mq, nei viali con le tombe storiche meno nelle zone più alte e periferiche dove ci sono i campi comuni e i muri con loculi posizionati a parecchi metri d’altezza, raggiungibili con scale metalliche pesantissime, difficili da spostare da una parte all’altra, specie per i più anziani.

Alcuni lavori di manutenzione sono in corso, altri sono programmati ma l’attesa maggiore per il Gran Camposanto resta per l’edificazione di un nuovo edificio, così come previsto dal Piano particolareggiato del cimitero, che potrà ospitare oltre cinquemila posti per le sepolture. Il via libera, si spera definitivo, è arrivato da alcuni giorni ma la gara era stata aggiudicata nel 2018. Era stato anche siglato il contratto con l’Associazione temporanea di imprese vincitrice per l’affidamento in concessione dei lavori della durata di circa un anno per la realizzazione e la gestione del nuovo palazzo funerario nei pressi della “piramide” e cellari nella zona G. La costruzione sarà realizzata in project financing, senza oneri finanziari cioè a carico delle casse comunali.

“Si tratta di un’opera – aveva sottolineato l’assessore al ramo Massimiliano Minutoli – la cui realizzazione è molto vantaggiosa per noi, in quanto entro i prossimi sette anni, a completamento della costruzione dei loculi e della loro vendita, nelle casse del nostro Ente entreranno oltre tre milioni di euro, poiché la cessione di ogni loculo consentirà al Comune un guadagno del 25 per cento”.

I lavori dovevano iniziare già nel 2018 ma una serie di intoppi lo hanno impedito, il più importante il cambio di denominazione della società concessionaria, che non è più il raggruppamento temporaneo tra Consorzio nazionale di produzione e lavoro Ciro Menotti e la società Costruzioni generali Spa ma la Società di progetto Cime. Gli ultimi passaggi sono stati ultimati dal Dipartimento Servizi cimiteriali senza che sia stato necessario riproporre una nuova procedura di gara. Due anni fa, inoltre, è stato necessario sottoscrivere un atto integrativo che ha variato l’impegno finanziario a 9 milioni e mezzo di euro con l’importo complessivo per i lavori a quasi sette milioni di euro e l’incremento di dotazione di posti salma di 1.400 unità che porta la disponibilità totale a 5.077. Il contratto, come da Piano economico e finanziario, prevede sette anni di gestione. In caso di ritardo non giustificato nell’ultimazione dell’opera, rispetto ai termini stabiliti, si applicherà, per ogni giorno consecutivo di ritardo, una penale corrispondente allo 0,45 per mille da computare sull’importo totale dei lavori. A titolo di incentivo, si legge nell’accordo, “per garantire una più tempestiva porzione di ricavi per lo start up economico della concessione, è prevista che la quota parte del 35 per cento delle celle da realizzarsi, possa essere venduto in vita e a libero mercato. A titolo di corrispettivo per le obbligazioni assunte nella convenzione, al concessionario viene attribuito il diritto di gestire e sfruttare economicamente l’opera realizzata per tutta la durata della concessione, ricevendo a fronte di tale gestione, tutti i proventi derivanti dalle vendite delle concessioni di sepoltura”.

Le concessioni di sepoltura saranno rilasciate all’utenza, in ogni caso, dal Comune, che attraverso i propri uffici, in relazione alle istanze pervenute, provvederà a curare il rapporto con l’utenza e a rilasciare la concessione definitiva, nel rispetto del Regolamento in vigore. La Società di Progetto dovrà “eseguire, organizzare e gestire tutti i servizi manutentivi in base alle normative vigenti, organizzare i lavori di manutenzione con idonea manodopera, per assicurare un perfetto e rapido intervento e sottoporre sessanta giorni prima della scadenza di ogni anno al responsabile della Concessione il programma di intervento per la manutenzione nei due anni successivi”.

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