Messina

Messina, il futuro dell’area dello Stretto tra nuovi progetti e investimenti

MESSINA – Più navi per i collegamenti sullo Stretto a vantaggio della continuità territoriale, ma servono più servizi e infrastrutture nei porti e sul territorio per migliorare l’accoglienza. Lo ha ribadito recentemente lo stesso ministro Enrico Giovannini, che ha sollecitato un impegno maggiore da parte delle istituzioni coinvolte, dando comunque atto all’impegno dell’Autorità di Sistema portuale dello Stretto.

Il presidente Mario Mega ha presentato al rappresentante del Governo i dati sui traffici e sulla programmazione degli investimenti, che mirano proprio, insieme agli interventi di Rfi sulle stazioni, ad alzare la qualità delle infrastrutture alla partenza e all’arrivo dei passeggeri. Attraverso la sinergia che l’Adsp ha avviato con Rfi è stato sviluppato un masterplan unitario degli interventi che saranno realizzati sulle stazioni ferroviarie e quelle marittime.

Sullo Stretto transitano circa 10milioni di passeggeri l’anno

Dallo Stretto di Messina transitano circa dieci milioni di passeggeri l’anno, oltre ventimila al giorno, come si legge nel report, di cui circa un quarto pendolari che si spostano quotidianamente soprattutto per lavoro, tra le provincie di Messina e Reggio Calabria. Nei periodi estivi, in corrispondenza dei massicci spostamenti dei turisti verso la Sicilia, i flussi si possono anche raddoppiare. Nell’ultimo anno sono aumentati anche i collegamenti ferroviari Nord-Sud sulla linea tirrenica, con un conseguente aumento dei collegamenti con i mezzi veloci che presto riguarderà anche quelli con le Isole Eolie. In Calabria, a Villa San Giovanni, è prevista la costruzione di nuovi scivoli per traghetti e di quattro ormeggi per i mezzi veloci. Presso i nuovi banchinamenti è inoltre prevista la realizzazione di una stazione marittima in prossimità degli attracchi direttamente collegata con la stazione ferroviaria, dotata di passerelle coperte sino agli imbarchi. Per questo intervento è già stato assegnato alla Adsp un finanziamento di trenta milioni di euro e sono in corso di assegnazione ulteriori quattro milioni di euro che si aggiungono alle risorse proprie dell’Adsp, per fare fronte al costo complessivo dell’intervento previsto dal Progetto di fattibilità tecnico-economica, che l’ente è in procinto di affidare a Rfi per le opere edilizie e ad altro soggetto per le opere marittime.

A Messina riqualificazione di alcuni spazi portuali

Entro il terzo trimestre del 2023 sarà avviata la gara per l’esecuzione delle opere che saranno completate entro il 2025. A Messina è stata programmata la riqualificazione di alcuni spazi portuali così da spostare tutti gli ormeggi dei mezzi veloci a ridosso della Stazione ferrovia in modo da poter attivare un’unica stazione realizzando così una vera interoperabilità ferro-nave. Sarà anche possibile avere dei percorsi pedonali protetti dalla Stazione marittima alle banchine, evitando i disagi che attualmente i passeggeri devono subire per le attese all’imbarco. Per i mezzi veloci, che servono soprattutto il traffico dei pendolari dello Stretto oltre che per le Isole Eolie, saranno realizzati, presso la banchina Rizzo, due pennelli di accosto e si procederà all’adeguamento del layout dell’invasatura Rfi, al momento utilizzata dalle navi traghetto. Verranno inoltre potenziati gli ormeggi dedicati ai traghetti raddoppiando gli scivoli e sistemando la viabilità di accesso in porto. La spesa prevista per gli interventi dell’Asp è di cinque milioni di euro già coperta da finanziamento del Mims. La gara di appalto sarà avviata entro il secondo trimestre del 2023 con l’ultimazione dei lavori fissata per il primo trimestre del 2025.

Sono stati inoltre programmati altri interventi per due obiettivi ormai ritenuti fondamentali: l’efficientamento e la transizione energetica ricorrendo al Fondo complementare. Si tratta dell’elettrificazione delle banchine di tutti i porti del Sistema Portuale dello Stretto e la realizzazione di un deposito costiero di Gnl a Messina, per un investimento di circa 110 milioni di euro, di cui quasi la metà coperto da finanziamento pubblico. La gara per l’elettrificazione partirà a giugno e la conclusione dei lavori è prevista entro il primo trimestre del 2026. Per il deposito di Gnl, invece, la procedura di gara è più immediata, entro la fine di marzo, ma per la conclusione dei lavori bisognerà sempre aspettare il 2026.