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Messina, l’I-Hub dello Stretto cambia sede: ok all’accordo con Ferrovie

Messina, l’I-Hub dello Stretto cambia sede: ok all’accordo con Ferrovie
I luoghi dove verrà realizzato il ponte. Foto di Hermes Carbone

Il polo tecnologico, pensato come punto di ritrovo per le menti più brillanti tra le due sponde dello Stretto, sarà realizzato in un’area di circa 6.000 metri quadri

L’Innovation Hub di Messina cambierà sede. Il polo tecnologico, pensato come punto di ritrovo per le menti più brillanti tra le due sponde dello Stretto, sarà realizzato in un’area di circa 6.000 metri quadri in via Santa Cecilia, all’incrocio con la nuova via Don Blasco.

Il cambio

Niente più zona degli ex magazzini generali, dunque, ma via libera per il progetto all’interno di un’area ancora in gestione a Ferrovie dello Stato e che passerà in dotazione al Comune di Messina. Si tratta della seconda concessione nei confronti di palazzo Zanca dopo l’ok, nei mesi scorsi, alla riappropriazione dell’area delle ex Officine Gazzi.

Il passaggio

Il sindaco Federico Basile è stato a Roma in questi giorni proprio per definire il passaggio formale dell’area da Ferrovie dello Stato al Comune. Un passaggio decisivo, che sblocca la progettazione e rilancia l’intero quadrante urbano oggetto di un completo restyling.

Entro luglio diverrà pienamente operativa anche la sede stradale sottostante il ponte portalegni, con i collaudi del sottopasso di via Santa Cecilia che hanno preso il via proprio in questi giorni: una via di collegamento necessaria per decongestionare il traffico dell’area del centro cittadino.

Il nuovo sito

Il nuovo sito, a ridosso della rinnovata via Don Blasco, rappresenta un nodo strategico: centrale, accessibile, e che ora potrà finalmente essere valorizzato: le aree di deposito di una zona di retrovia, poco considerata, occupata da strutture ferroviarie parzialmente in disuso, diverrà adesso snodo centrale anche per le imprese.

Ci sarà spazio, come raccontato negli scorsi mesi, per un laboratorio di innovazione, con funzioni direzionali, spazi per start-up, coworking e aree verdi. Un salto di qualità anche simbolico per il tessuto urbano di Messina.

All’interno del nuovo perimetro c’è già un edificio che verrà riconvertito in centro direzionale su tre livelli. Intorno, i vecchi capannoni offriranno spazio per funzioni produttive e aggregative. Non solo lavoro, ma un ecosistema vivo e utile per arginare i numeri dell’abbandono giovanile che appartengono a una città in piena crisi demografica.

L’intesa

Il protocollo d’intesa firmato a gennaio presso la stazione di Messina si traduce adesso in un atto operativo. La formalizzazione dell’accordo con FS è imminente. Una volta acquisita l’area, si potrà avviare la progettazione vera e propria.

L’amministrazione punta a tempi rapidi: l’obiettivo è avere un polo attivo, efficiente, integrato nel tessuto urbano. Un hub che sia motore economico ma anche punto di riferimento sociale e culturale. Nel frattempo, prende forma anche un altro tassello del ridisegno urbano.

In via Vittorio Emanuele, a ridosso del molo di attracco dei pendolari che si spostano quotidianamente in aliscafo dall’altra parte dello Stretto, si va verso la realizzazione di una terrazza panoramica sospesa. L’intervento punta a valorizzare uno dei punti più suggestivi della città. Meno cemento, più spazi aperti. Una piazza alta, accessibile, pensata per cittadini e visitatori.

Il progetto si inserisce in una connessione tra diverse aree strategiche: dalla dogana al porto, dal viale San Martino al fronte mare. L’idea è costruire una rete di spazi pubblici che comunichino tra loro, riattivando funzioni, creando percorsi, aumentando vivibilità e attrattività.