Messina, il progetto per il rilancio dell’ex Città del ragazzo - QdS

Messina, il progetto per il rilancio dell’ex Città del ragazzo

Messina, il progetto per il rilancio dell’ex Città del ragazzo

sabato 25 Febbraio 2023

Inserito tra i Piani urbani integrati, prevede un investimento da 55 milioni di euro per una struttura destinata a diventare un punto di riferimento per i servizi destinati alle persone fragili

MESSINA – Nell’autunno 2024 la realizzazione del 30% dei lavori, entro il 2026 il completamento. Sono gli step stringenti che il Pnrr impone per i Piani urbani integrati, anche per quelli presentati dalla Città Metropolitana di Messina per oltre 132 milioni di euro.

L’Agenzia Invitalia ha indicato gli operatori economici che hanno vinto gli appalti per trasformare in progetti di fattibilità tecnico-economica i documenti di indirizzo alla progettazione realizzati dall’ex Provincia, con il supporto dei tecnici del Comune, e approvati a settembre. L’obiettivo è la rigenerazione in senso ampio di grandi aree dove realizzare progetti per l’inclusione sociale e la fruizione di risorse naturali, ambientali e paesaggistiche.

Uno dei Piani a cui l’Amministrazione comunale tiene particolarmente è quello che prevede il recupero della Città del ragazzo, cui sono destinati 55 milioni 660 mila euro, la parte più corposa del finanziamento. Un complesso di circa duecentomila metri quadrati di cui novemila coperti, che la Città Metropolitana ha acquistato a gennaio 2022 per tre milioni e mezzo di euro, anticipo del finanziamento ottenuto.

Le trattative con la Fondazione in liquidazione che gestiva la struttura creata da padre Nino Trovato nel 1949, non furono semplici e tra le clausole chieste c’era la creazione di un Museo della memoria per ricordare l’opera di chi questo compendio lo fondò, accogliendo i tanti orfani che la Seconda Guerra mondiale aveva lasciato in miseria per le strade.

Nella sintesi del Piano integrato presentato, la struttura viene indicata come il luogo dedicato a fornire servizi a sostegno delle persone fragili. “In una città dove la mancanza dei servizi sociali – si legge nel documento progettuale presentato per accedere ai finanziamenti – è certificata da ogni Piano dei fabbisogni, anche e soprattutto per la crescente domanda di tali servizi, la creazione di un compendio dedicato alla persona, all’assistenza e al sostegno in senso generico rappresenta la giusta sintesi tra la rigenerazione urbana e la fornitura di servizi essenziali ”.

In un altro passaggio si parla di una “condizione a Messina di insufficienza dei servizi dedicati alla prima infanzia e a sostegno dei ragazzi in età scolare, con percorsi di sostegno e accompagnamento nei casi di situazioni familiari disagiate”.

Nel testo in questione vengono inoltre forniti alcuni dati: “Sono attivi tre asili nido con 94 posti a fronte di oltre 8.500 bambini; otto centri di aggregazione giovanile con quattrocento ingressi e il servizio di educativa domiciliare per cinquanta utenti a fronte di oltre 17 mila bambini; nessun servizio per la fascia 13-18 anni a fronte di oltre 14 mila adolescenti residenti in città”.

Da qui l’idea di realizzare un progetto ambizioso per rispondere a vecchie e nuove esigenze. Centrale, nel Piano, è il progetto Dopo di noi, “riferito al periodo di vita delle persone con disabilità severa successivo alla scomparsa dei genitori o familiari più prossimi” e che nello spirito richiama le origini della struttura: “Il percorso di accompagnamento previsto dalla Legge 112/2016 che ha lo scopo di fornire assistenza alle persone con disabilità grave e prive del sostegno familiare, si realizza attraverso una cittadella inclusiva e con strutture di qualità e servizi di assistenza. L’idea progettuale è mettere a disposizione degli ospiti laboratori di teatro, arte, musica, informatica, ergoterapia, sartoria oltre ad attività sportive e riabilitative, insieme alla realizzazione di percorsi educativi in grado di offrire ai disabili la possibilità di vivere la loro condizione attraverso forme di accompagnamento all’autonomia, favorendo il diritto a vivere con dignità e libertà di scelta”.

La rigenerazione comprende anche interventi di recupero strutturale di strade interne e sentieri fino al Castellaccio di proprietà del Demanio, situato sulla sommità della collina di Gravitelli. Il sito presenta evidenti segni di atti vandalici, che hanno ulteriormente infierito su una struttura già parecchio danneggiata e che si è tante volte tentato inutilmente di recuperare. Sarà sistemato anche lo spazio circostante, ricco di vegetazione e trasformato in parco urbano cittadino.

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017