Lungomare, due km e mezzo saranno restituiti ai cittadini - QdS

Lungomare, due km e mezzo saranno restituiti ai cittadini

Lina Bruno

Lungomare, due km e mezzo saranno restituiti ai cittadini

sabato 13 Novembre 2021

Presentate dall’Adsp le tappe del processo di coinvolgimento della cittadinanza per la riqualificazione del waterfront Boccetta-Annunziata. A maggio 2022 il concorso di progettazione

MESSINA – Un percorso partecipativo per la riqualificazione del waterfront Boccetta-Annunziata. È lì che nascerà in nuovo lungomare di circa di due chilometri e mezzo oggi relegato ai 600 metri della “Passeggiata a mare”.

L’attuale traffico navale alla rada San Francesco non consente continuità e ci sono tratti che sono in pessime condizioni. Quell’area però, quando nel 2023 (secondo le ultime previsioni), sarà pronto il nuovo porto di Tremestieri e tutto il traffico di attraversamento sarà spostato a sud, tornerà alla città.

Per quel momento bisognerà trovarsi pronti, con scelte che la città deve condividere per ricucire il rapporto spezzato con quella parte di fronte mare. Mario Mega, presidente dell’Adsp dello Stretto ha presentato nel corso di una conferenza stampa le tappe di questo processo di coinvolgimento della cittadinanza, preliminare al concorso progettuale di idee che avrà come quadro generale proprio ciò che emergerà dalle proposte della città.

Ascolteremo i consigli, i suggerimenti anche le esigenze che arriveranno dal Comune, dagli altri enti territoriali, dai portatori di interesse, dalle associazioni – ha detto Mega – per poter realizzare un documento che metta d’accordo quante più persone possibile”. Parte centrale è lo spazio ex Fiera, i cui lavori dell’edificio polifunzionale iniziati alcuni mesi fa, sono bloccati da due contese giudiziarie.

“Il concorso di progettazione previsto per maggio 2022 ha bisogno- spiega Mega – di un documento tecnico preliminare che individui le nostre funzioni, per questo ci supporterà l’Università di Messina. Dopo aver presentato il punto di partenza, ci confronteremo con istituzioni, operatori, forze sociali e cittadini per valutare le aspettative della città avendo presente anche quanto previsto dal Piano regolatore portuale approvato nel 2019”. Per gestire i dibattiti pubblici e gli eventi di partecipazione l’Authority si avvarrà dell’azienda torinese Avventura Urbana. Entro fine anno saranno pronti gli studi preliminari e la raccolta di materiali per l’avvio del confronto, del sito web e la progettazione del percorso. A gennaio e febbraio si svilupperà la fase di ascolto e confronto, con un evento di lancio, uno partecipativo e cinque incontri con i portatori di interessi locali. A marzo ci sarà la relazione conclusiva e un altro evento di presentazione e tra aprile e maggio lo sviluppo del concorso di progettazione.

Concorso progettuale preannunciato nel Pot approvato dall’Adsp nell’agosto 2020 per l’acquisizione di “un master plan unitario di tutta la zona che va dalla fine del porto operativo al Torrente Annunziata, in cui individuare le funzioni dei vari tratti di costa ma anche quelle specifiche dei singoli corpi edilizi presenti. Occorre quindi dotarsi – si legge nel documento – di un piano di assetto complessivo che restituisca l’intera area del waterfront portuale nord alla fruizione urbana mettendo a disposizione della città un affaccio sullo Stretto di grande valore paesaggistico. A quel punto si potrà procedere per stralci valutando quali interventi potranno essere realizzati con fondi del bilancio dell’AdSP e per quali invece sarà necessario coinvolgere i privati per la realizzazione degli interventi di recupero ed il successivo utilizzo pluriennale per le funzioni stabilite”.

L’Università di Messina, con Marina Arena, ordinario di Tecnica e pianificazione urbanistica al Dipartimento di Ingegneria avrà un ruolo scientifico in questo percorso. L’affaccio a mare, ha ribadito la docente, deve basarsi su necessità ambientali ed economiche, coniugando paesaggio, sostenibilità e sviluppo.

Si dovrà puntare ad una mobilità lenta e accessibile e alla salvaguardia del patrimonio identitario, con le aree della Fiera e il polo formato dal Museo e dalla Cittadella della cultura prevista all’ex Margherita. Potrebbe trovare spazio la nautica da diporto, fruibile alla cittadinanza. Un’altra polarità sarà dedicata al tempo libero e alle attività sportive senza dimenticare gli interventi di ripascimento, per dare spessore e mettere in sicurezza la costa.

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