Dopo la bocciatura del referendum che avrebbe dovuto dar vita al 109° Comune, l’Amministrazione Basile è al lavoro per il nuovo quartiere: la Giunta ha già predisposto la delibera da inviare in Aula
MESSINA – Montemare doveva essere il nome del 109esimo comune della provincia di Messina, indicherà invece la settima municipalità. La vittoria dei “No” al referendum ha sancito la volontà dei cittadini a volere mantenere l’integrità del territorio senza scissioni che avrebbero indebolito la città capoluogo ma allo stesso tempo è evidente che non si possono più ignorare le istanze di chi vive nei villaggi collinari e marinari che si sentono abbandonati da Palazzo Zanca.
Da qui la posizione del sindaco Federico Basile che già all’indomani delle elezioni aveva dichiarato al QdS l’intenzione di “operare immediatamente per la costituzione di una settima Municipalità con parte della sesta, per dare risposta a un taglio, che forse è stato eccessivo, dei quattordici quartieri poi divenuti sei”.
Il sindaco Basile: “Creeremo le vere municipalità”
“Nel programma elettorale lo abbiamo ribadito e lo confermo – ha detto Basile – creeremo le vere municipalità, dotandole di poteri forti che non siano solo quelli amministrativi ed economici, ma anche di gestione e programmazione in modo che la municipalità diventi un piccolo centro di riferimento per tutti i cittadini che avranno quindi la possibilità di rapportarsi direttamente con le istituzioni del proprio territorio di appartenenza”.
Ma dopo la zona Nord comincia la battaglia nella zona Sud, nella prima circoscrizione, per avere un’altra municipalità e gestire meglio il vasto territorio. Anche qui ricordiamo era iniziato un percorso per un nuovo comune ma non si è mai giunti al referendum com’è successo per Montemare che ha innescato la decisione presa dal sindaco. La procedura è partita, alcuni atti sono stati formalizzati, altri ne dovranno seguire dopo l’approvazione dell’atto di indirizzo esitato dalla Giunta comunale nelle scorse settimane dove si prevede la divisione dell’attuale sesta municipalità.
Il nuovo quartiere comprenderà i villaggi collinari e rivieraschi della zona nord di Ortoliuzzo, Rodia, San Saba, Spartà, Acquarone e fino alla spiaggia di Tono. Poi il centro di Gesso, che segna il confine con il comune di Villafranca Tirrena sui colli San Rizzo ed i paesi di Salice, Castanea e Masse di San Giorgio, San Nicola, Santa Lucia e San Giovanni.
Dal punto di vista normativo è il Comune a istituire le circoscrizioni
La sesta municipalità comprenderà invece Curcuraci, Faro Superiore, Torre Faro, Ganzirri, Sant’Agata, Pace e Contemplazione. Il confine è definito, come in passato, dal torrente Annunziata parte del quinto Quartiere. Dal punto di vista normativo è il Comune a istituire le circoscrizioni, attraverso il proprio Statuto che sancisce l’articolazione del territorio comunale in circoscrizioni di decentramento, stabilendone il numero, la denominazione e la specifica delimitazione territoriale, la quale solitamente comprende aree territoriali integrate ed omogenee per insediamenti abitativi e per attività economiche, dotate della rete di servizi essenziali di utilità generale.
Le modifiche del numero e delle delimitazioni territoriali delle municipalità sono deliberate a maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio Comunale. La Giunta ha quindi predisposto la delibera da inviare in Aula, che andrà messa all’ordine del giorno, discussa in commissione e quindi votata, probabilmente ormai in autunno viste le priorità che il questo momento il nuovo Consiglio deve affrontare.
“Auspico – ha ribadito Basile dopo il via libera in Giunta – il proseguimento di un percorso di decentramento amministrativo che attraverso il dialogo costruttivo e la condivisione di azioni congiunte possa rendere le municipalità protagoniste a svolgere con più forza il ruolo di soggetti attivi di promozione della partecipazione dei cittadini alla vita pubblica”.
Soddisfazione hanno espresso i componenti del Comitato che si opponeva alla proposta di costituzione di un nuovo Comune.
“L’atto conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto – si legge sulla loro pagina Facebook – in Sicilia si applica la legge regionale in materia. Al contrario di quanto sostenuto dai promotori della secessione, i quali hanno basato fior di ricorsi su un presupposto evidentemente inconsistente. Questo atto ci soddisfa e ci complimentiamo con la Giunta per la prontezza con cui hanno agito. Ma ciò non basta, serve completare la transizione in municipalità e creare un nuovo Municipio scindendo l’attuale prima circoscrizione”.