Messina, il nuovo piano urbano di mobilità sostenibile: le novità

Messina, il nuovo piano urbano di mobilità sostenibile. Mondello: “Rendere la città più vivibile e a misura di persona”

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Messina, il nuovo piano urbano di mobilità sostenibile. Mondello: “Rendere la città più vivibile e a misura di persona”

Hermes Carbone  |
mercoledì 15 Maggio 2024

Il centro città sarà completamente ridisegnato, con la trasformazione della linea tramviaria e la creazione di isole pedonali.

Da quella che un tempo era una strada trafficata e che oggi continua a rappresentare la via dello shopping cittadino a una grande isola pedonale. Si preannuncia come un’estate di grandi cambiamenti quella che è pronta a vivere Messina dal punto di vista urbanistico e che vedrà protagonista il viale San Martino. Molto ruota però intorno all’approvazione del nuovo PUMS, il piano urbano della mobilità sostenibile che questa settimana, non senza polemiche, ha ricevuto l’ok definitivo della Prima Commissione consiliare con nove voti favorevoli, sei contrari e tre astenuti.

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Un passaggio necessario per procedere con il voto definitivo che arriverà a stretto giro in Consiglio comunale. Entro un mese si prospetta il via ai cantieri.

L’elaborazione di un piano urbano di mobilità sostenibile a Messina

All’incontro ha partecipato anche la Sesta Commissione, in una seduta congiunta utile a ridisegnare quella che sarà la città del futuro attraverso l’elaborazione del piano urbano di mobilità sostenibile di cui si parla al Comune di Messina dal 2018, quando sindaco era Cateno De Luca. Il centro città, come detto, sarà quello del tutto ridisegnato.

La trasformazione della linea tramviaria

L’Azienda Trasporti Messina si appresta infatti a dare il via ai lavori per la trasformazione urbanistica della linea tramviaria, che nasconde però una serie di mosse che si coniugano proprio con le idee espresse all’interno della Prima Commissione ed elaborate nel nuovo PUMS. Ventotto i milioni di euro totali previsti per gli interventi suddivisi in due tranche (18 + 10). Nelle intenzioni dell’ATM, i fondi saranno utilizzati per migliorare le condizioni di alcuni punti cruciali lungo il percorso della tramvia nel centro città, seguendo quelle che sono le indicazioni del Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) e, appunto, del PUMS. Primo step dei lavori quello nel tratto di strada compreso tra piazza Cairoli e la via Santa Cecilia, area già chiusa al transito e destinata a un’isola pedonale al centro di diversi scontri con i commercianti della zona.

Le novità del nuovo PUMS

Più in generale, sono diverse le novità presenti all’interno del nuovo piano urbano per la mobilità sostenibile che traccerà le linee guida degli spostamenti a Messina per i prossimi 10 anni.

“L’idea è quella di rendere Messina una città più vivibile e a misura di persona ed è proprio questa la linea tracciata all’interno del nuovo PUMS che prevede una mobilità sostenibile soprattutto nel centro cittadino”, ha spiegato il vicesindaco di Messina, Salvatore Mondello. Maggiore spazio, dunque, per isole pedonali, trasporto pubblico e biciclette: tutto ciò per cui i commercianti delle vie del centro hanno protestato attraverso vari comunicati diffusi dalle associazioni di categoria nel corso degli ultimi anni.

“Si tratta di un piano che non vuole essere imposto dall’amministrazione, ma condiviso così come tutte le scelte e le modifiche alla viabilità”, ha ribadito Mondello. I lavori pubblici sul viale, secondo l’amministrazione, porteranno a un impatto significativo sull’economia locale, con l’attivazione di nuovi posti di lavoro e la promozione di attività commerciali lungo il percorso. Attenzione rivolta soprattutto per i turisti che affollano le vie del centro sbarcando dalle navi da crociera, per i quali ci si metterà in moto a breve con i lavori sul nuovo hub nei pressi della vecchia Dogana.

A contrastare questo percorso di crescita di una nuova Messina, come detto, molti commercianti e residenti del centro sostenuti soprattutto dal consigliere comunale Pippo Trischitta. Da lui, in particolare, sono state contestate le relazioni presentate dall’ingegnere Guido Marino di TPS pro a proposito dell’eventuale approvazione del nuovo piano unico di mobiltà sostenibile.

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