Messia, occupazione in crescita ma ancora tante criticità - QdS

Messia, occupazione in crescita ma ancora tante criticità

Messia, occupazione in crescita ma ancora tante criticità

venerdì 25 Ottobre 2024

Secondo il rendiconto sociale dell’Inps 2023, presentato a Palazzo dei Leoni, in provincia persistono i problemi di denatalità, fuga dei giovani e gender gap. Il direttore Minutoli: “Qualche miglioramento”

MESSINA – Cresce l’occupazione ma il dato resta basso rispetto al tasso nazionale e regionale e la maggior parte dei contratti sono a tempo determinato; cresce la denatalità ed è sempre più alto il numero dei giovani che scelgono di andare fuori soprattutto all’estero; permane il gender gap: più donne lavorano ma meno rispetto alla media nazionale e con livelli salariali più bassi rispetto agli uomini.

Rendiconto sociale provinciale Inps 2023

La fotografia del territorio messinese che viene fuori dal rendiconto sociale provinciale Inps 2023 presentato a Palazzo dei Leoni non è molto diversa rispetto a quella fatta un anno fa: un’area in crisi con molte sacche di povertà, che offre poche opportunità ma che ha anche dei margini di crescita su cui bisogna lavorare con scelte mirate. “C’è qualche miglioramento – ha spiegato al QdS Gaetano Minutoli, direttore provinciale Inps Messina, – il numero delle imprese cresce e supera 17 mila unità, diminuisce la disoccupazione ( dal 21% al 19,3%) e questo ci fa guardare con ottimismo al futuro anche se in un contesto critico. Perché è vero che i contratti aumentano ma più dell’80% sono di tipo precario, determinato, intermittente e stagionale, solo il 17% a tempo indeterminato. La disoccupazione diminuisce rispetto al 2022 però il dato è sempre quasi tre volte superiore a quello nazionale (7,7%)”. Un divario che cresce e una precarizzazione che avrà conseguenze anche sul pagamento delle pensioni. “Sull’aspetto previdenziale ci sono conseguenze, sia sul diritto che sugli importi pagati che in provincia di Messina sono più bassi sia rispetto alla media regionale che nazionale”.

I dati dell’Inps sull’occupazione femminile

E sull’occupazione femminile Minutoli rileva un dato: anche a Messina l’impiego minore delle donne è legata alla mancanza di servizi che portano a dover scegliere tra famiglia e lavoro”. Minutoli considera il bilancio sociale un fiore all’occhiello. “L’Inps – dice- è una delle poche pubbliche amministrazioni a presentarlo e rendere pubblici i dati sia del contesto socio economico sia dei risultati raggiunti. Questo crea partecipazione fiducia da parte dei cittadini coinvolgimento e poi stimola un confronto pubblico con le altre istituzioni con i patronati gli enti con cui collaboriamo e possiamo quindi orientare le scelte sul territorio”.

Tanti i giovani che si trasferisco all’estero

“Se guardiamo l’Inps di 20 anni fa – ha aggiunto Rosario Meli del Consiglio nazionale di indirizzo e vigilanza Inps – era ancorato ad altre logiche di chiusura, dispensatore esclusivo di prestazioni. Oggi ha avuto una crescita con i partner istituzionali, con gli organi professionali per fornire velocemente i servizi che al cittadino servono, si è aperto di più al territorio, non è più geloso dei propri dati”. Tra i numeri più preoccupanti emersi quelli sull’invecchiamento della popolazione a cui contribuisce il flusso migratorio: sono proprio i giovani, 963 nella fascia 18/39 anni, quelli che decidono di andare all’estero e a cui si devono aggiungere quelli che si spostano di provincia e regione.

Enorme richiesta di accesso agli ammortizzatori sociali

La precarietà del lavoro a Messina è comprovata dall’enorme richiesta di accesso agli ammortizzatori sociali e in particolare alla Naspi con 29mila benefici erogati nel 2023. Migliorano i servizi erogati dall’Istituto e i tempi di smaltimento delle pratiche come ha evidenziato nella sua relazione il presidente del Comitato provinciale Inps Bruno Zecchetto, assente ieri, e dal suo vice Rosario Calogero. Nel 2021 a Messina il tempo medio di definizione di una pratica per invalidità era di 191 giorni nel 2022 si è ridotto a 96 giorni e nel 2023 a 76 giorni. Per quanto riguarda il confronto sui ricorsi pervenuti al comitato provinciale per competenza e alle commissioni speciali si sottolinea il trend positivo in rapporto al 2022, con abbattimento delle giacenze che passano da 320 del 2022 a 275 nel 2023. Tanti gli interventi durante l’incontro organizzato dall’Inps, dal sindaco Federico Basile, che ha sottolineato la rilevanza di condividere dei dati che danno la misura della crescita e delle esigenze della città, al presidente di Sicindustria Pietro Franza.

“Il rendiconto ci indica in quale direzione andare – ha detto l’imprenditore – l’incremento dell’occupazione ci deve fare capire quali sono le professionalità che servono e investire in formazione per incentivare il trend. Dobbiamo investire sul territorio ma non solo in termini di risorse ma anche di idee”. Pietro Patti segretario della Cgil si è detto preoccupato per la crescente precarizzazione del lavoro e Antonio Alibrandi segretario della Cisl ha posto l’accento sulla denatalità e l’emigrazione augurandosi politiche che rendono attrattiva la città, pur dando atto all’Amministrazione comunale di avere fatto finora un buon lavoro.

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