Il Comune aderisce a “NonRaggir@ME”, l’iniziativa che prevede accompagnamento alla denuncia e un percorso di presa in carico diagnostico e terapeutico. In programma anche campagne informative nei principali luoghi di ritrovo: dai mercati agli uffici postali
MESSINA – Consigli e supporto agli anziani per evitare che possano diventare facili vittime di truffe. È l’impegno che il Comune di Messina ha assunto firmando a dicembre in Prefettura un accordo integrativo al Patto per la Sicurezza urbana del 14 ottobre 2020.
L’intesa era propedeutica alla realizzazione delle attività di prevenzione e contrasto previste nel progetto “NonRaggir@ME” finanziato dal ministero dell’Interno. Un’iniziativa a cui altre città hanno già aderito e che vuole migliorare la percezione della sicurezza dei cittadini, specie quelli più fragili, contrastare la criminalità diffusa e predatoria e prevenire ogni forma di illegalità. In un periodo complesso come quello che si sta vivendo a causa dell’emergenza sanitaria, gli anziani sono sicuramente la categoria più debole.
Il progetto durerà un anno, sarà finanziato con 54.540,37 euro e parte dal presupposto che “le persone anziane rappresentano un target sensibile oltre che anagraficamente numeroso”. A Messina, su 229mila abitanti, gli anziani con più di 65 anni sono 53.940, e di essi 16.456 vivono soli. “Il progetto, per un efficace contrasto delle truffe in danno degli anziani, – si legge nella relazione fatta dagli uffici di Palazzo Zanca – investe nell’attività di prevenzione primaria, focalizzata sull’adozione di interventi massivi informativi/formativi, in grado di evitare o ridurre a monte l’esposizione ad un evento sfavorevole; secondaria, che individua un target di soggetti a rischio da inserire in un programma specifico, con rilevanza di ricerca/studio (progetto pilota); terziaria, che interviene sulla specificità del singolo, vittima di reato, attraverso un particolare impegno nell’accompagnamento alla denuncia ed un percorso di presa in carico diagnostico e terapeutico dell’area psicologica focalizzato sulla capacità di resilienza/recupero”.
Le campagne di informazione previste dal progetto si concentreranno soprattutto, ha specificato Alessandra Calafiore, assessore alle politiche sociali, nelle zone più frequentate della città dalle persone anziane, come ad esempio nei mercati rionali, negli uffici postali, nelle parrocchie e nei principali luoghi di ritrovo dei quartieri e dei villaggi cittadini. Anche il sindacato dei pensionati, con i suoi servizi, cerca di tutelare e sostenere le persone anziane, facili preda di raggiri.
“Sono in aumento le truffe, in particolare quelle online perché sono sempre di più gli anziani che usano internet – dice Bruno Zecchetto segretario Fnp Cisl – abbiamo previsto un’assicurazione per i nostri associati in caso di truffa ma anche di scippi e furti e interveniamo per dare una sorta di compensazione, di sollievo per il danno subito. Lo facciamo sistematicamente, poi purtroppo abbiamo chiesto, ma senza risposta, anche al sindaco, di avere un confronto sui temi del welfare tra i quali sicuramente rientra la fragilità psicologica della persona anziana, spesso sola e se qualcuno gli concede del tempo per quattro chiacchiere difficilmente si mette sulla difensiva e si fa circuire”.
“Sto preparando un documento unitario con Cgil e Uil – prosegue Zecchetto – in cui chiediamo ancora una volta all’Amministrazione un confronto perché gli anziani sono ormai la parte preponderante della popolazione, talmente rilevante che non si può fare finta che alcune situazioni non siano gravi. Il fondo progettuale del ministero dell’Interno è importante – sottolinea il sindacalista – ed è utilizzato in parte dalla Polizia di Stato per le campagne di informazione e sensibilizzazione. Noi stessi abbiamo fatto del volantinaggio per mettere in guardia gli anziani da situazioni a rischio . Le nostre sedi poi sono aperte per qualsiasi confronto anche per scambiare quattro chiacchiere perché in buona sostanza gli anziano hanno questa grande necessità, vincere la solitudine”.
La Cisl nel 2019 ha aperto un Centro socio assistenziale rivolto alle persone anziane più in difficoltà. “L’attività è stata rallentata dal Covid – dice Zecchetto – ma quando sarà possibile vogliamo allargare la sperimentazione anche in provincia”.