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Messina, rifiuti organici per due anni a Catania: Rem unica impresa partecipante alla gara d’appalto

Messina, rifiuti organici per due anni a Catania: Rem unica impresa partecipante alla gara d’appalto
Rifiuti organici, foto di repertorio

L’aggiudicazione è arrivata la scorsa settimana al termine di una procedura di valutazione molto snella: la commissione ha dovuto esaminare soltanto un’offerta

I rifiuti organici del Comune di Messina almeno per i prossimi due anni saranno trattati in provincia di Catania. È il verdetto della gara d’appalto indetta dalla Messinaservizi Bene Comune, società in house che nel capoluogo peloritano si occupa della raccolta della spazzatura. L’aggiudicazione è arrivata la scorsa settimana al termine di una procedura di valutazione molto snella: la commissione ha dovuto esaminare soltanto un’offerta.

La durata del servizio

L’appalto è stato ad appannaggio della Realizzazioni e Montaggi, società che ha sede legale a Siracusa ma che opera perlopiù in contrada Milisinni, a Catania, dove si trova il grande impianto di compostaggio, che tratta buona parte dell’umido prodotto nella parte orientale dell’isola. La Rem si è aggiudicata la gara – il cui valore era di otto milioni di euro – presentando un ribasso del 1,17 per cento.

In questo caso, tuttavia, il ribasso non implicherà una riduzione dell’importo contrattuale, quanto un’estensione della durata delle prestazioni. “Il ribasso percentuale offerto – si legge nel disciplinare di gara – non inciderà sull’importo complessivo posto a base di gara, che pertanto rimarrà invariato, ma sulla quantità del servizio stesso. L’impresa aggiudicataria dovrà effettuare il servizio, fino alla concorrenza dell’importo massimo stabilito, alle condizioni economiche indicate nell’offerta presentata”. A ciò si aggiunge la possibilità, anch’essa prevista dal bando, di una proroga di due anni, nel caso in cui la stazione appaltante decidesse di proseguire il rapporto con Rem.

Il disciplinare di gara prevedeva lo svolgimento della seduta secondo il principio dell’inversione procedimentale, che prevede prima l’apertura delle offerte economiche e poi la verifica della regolarità della documentazione amministrativa soltanto a carico dei soggetti che si trovano nei primi posti della graduatoria. L’intento, in questi casi, è quello di snellire l’iter di aggiudicazione: un vantaggio che in questa circostanza di fatto non c’è stato, considerato che nessun’altra impresa si è fatta avanti.

Le previsioni sulla raccolta

Nel corso del biennio, la quantità di rifiuti che dovrebbe essere gestita da Rem dovrebbe aggirarsi sulle 50mila tonnellate. Il dato è ricavato dalle statistiche riguardanti la produzione di organico negli ultimi anni a Messina, tuttavia – trattandosi di una previsione – all’azienda spetterà un corrispettivo pari ai quantitativi concretamente conferiti.

I punti in cui i mezzi di Rem preleveranno i rifiuti sono la piattaforma in zona Pace, l’autocentro di via Salandra e altre zone di raccolta che saranno situate “all’interno di un raggio di 20 chilometri dal centro e comunque funzionalmente serviti dalle uscite autostradali”.


Le tariffe

La Rem percepirà compensi in maniera proporzionale alla quantità di rifiuti gestiti, ma anche in base alla purezza degli stessi. La tariffa di partenza è di 115 euro a tonnellata in caso di utilizzo di semirimorchi “a pianali mobili con caricamento dall’alto o semirimorchi con vasca” e di 130 euro per l’utilizzo di “semirimorchi compattanti a caricamento posteriore”. Per il resto inciderà il livello di impurità: tra il 7 per cento e il 13 per cento verrà applicato un aumento di 10 euro a tonnellata, che arriverà a 20 euro se l’impurità sarà tra il 13 e il 18 per cento, fino a un massimo di 30 euro a tonnellata per impurità tra il 18 e il 23 per cento.

“Per la determinazione della tariffa da applicare sui conferimenti della frazione organica – viene specificato nel capitolato – si effettueranno due analisi merceologiche al mese. La media dell’eventuali impurità riscontrate, dopo le analisi merceologiche, determinerà la fascia delle impurità da applicare alla tariffa di conferimento del mese. I prelievi verranno effettuati in modo casuale sugli automezzi e in contraddittorio con il consulente tecnico della stazione appaltante. I costi per le analisi saranno a carico della stazione appaltante”.

La società

Attualmente impegnata anche nella delicatissima bonifica dalla fluoroedenite nella zona di Monte Calvario, a Biancavilla, la Rem è amministrata da Andrea Rendo e Giuseppe Santangelo. Il capitale sociale, invece, è in mano a Daniela Pisasale, 49enne che qualche anno fa fu sottoposta a misura cautelare insieme al compagno Emanuele Caruso con l’accusa di avere pagato una mazzetta all’interno dell’impianto di Bellolampo. Per quei fatti, la coppia è stata condannata in primo e secondo grado, mentre nel 2024 la Rem è stata assolta.