Messina, riqualificazione dei litorali tra novità e disagi cronici - QdS

Messina, riqualificazione dei litorali tra novità e disagi cronici

Messina, riqualificazione dei litorali tra novità e disagi cronici

sabato 15 Luglio 2023

L’Amministrazione comunale ha avviato un’importante attività per la valorizzazione delle zone sul mare, ma i problemi persistono in particolare nei villaggi situati a Sud e a Nord della città

MESSINA – Una costa lunghissima, quella messinese, che da Nord a Sud offre un litorale inserito in un paesaggio dal fascino ineguagliabile ma che per lungo tempo è stato trascurato e a cui adesso faticosamente si sta cercando di dare nuova vita.

Si è iniziato un mese fa con la spiaggia del Ringo, a due passi dal Museo regionale e dalla fermata del tram, che per anni è stata invasa da barche e attrezzature da pesca fuori uso. La balneabilità delle acque antistanti, certificata dagli ultimi controlli dell’Asp, ha dato l’input agli uffici comunali per riqualificare l’area attrezzandola con docce e contenitori per la raccolta differenziata. Una spiaggia che adesso è presa d’assalto dai messinesi e dai turisti presenti in città e il cui decoro deve essere difeso, visti i recenti tentativi di danneggiamento.

Il lavoro dell’Amministrazione per rendere fruibili le spiagge è andato avanti su tutto il litorale, anche se in molte zone i risultati ancora non sono visibili, specie per la presenza di erbacce e rifiuti abbandonati. “La pulizia è iniziata a maggio – ha spiegato l’assessore alle Politiche del mare Francesco Caminiti – ma le mareggiate ci hanno costretto a ricominciare. È un lavoro impegnativo ancora in corso”.

Sui servizi erogati, l’obiettivo è di raddoppiarli: “Abbiamo previsto 82 docce – ha confermato Caminiti – rispetto alle 39 dello scorso anno, quando c’erano solo undici rampe per disabili mentre quest’anno sono 24. Abbiamo ampliato i servizi di salvataggio bagnanti e i cestini dell’indifferenziata e saranno posizionati anche dei bagni chimici”.

I problemi dei lungomare sono in ogni caso complessi, specie nei villaggi a Sud e Nord della città: vanno dagli accessi negati per vari motivi al ripristino di porzioni di spiagge inghiottite dalle mareggiate. “Per gli accessi – ha detto l’assessore – abbiamo un progetto in itinere con il commissario straordinario e un altro ad Acqualadrone con fondi comunali per la rete paramassi. Sull’erosione siamo nella fase dei progetti, soprattutto per quanto riguarda il ripascimento di zone che restituiremo ai bagnanti. C’è il massimo impegno, inoltre, per la rimozione delle barche con un’apposita delibera predisposta”.

Sulla collocazione delle docce non sono mancate le polemiche: in alcune aree sarebbero troppe, in altre pochissime e con un’erogazione idrica limitata a poche ore. Caminiti ha ammesso la difficoltà nella gestione di questo servizio: “Amam ha alcune criticità strutturali che sta cercando di risolvere, ci sono dei lavori in corso al serbatoio Montesanto, c’è un investimento di 4 milioni per la ricerca di nuove fonti idriche e a ottobre dovrebbe partire l’appalto di 20 milioni da fondi del Pnrr per eliminare le perdite nella rete”.

Nei villaggi a Nord come Rodia, San Saba e Ortoliuzzo, affollati da turisti e dai messinesi che lì hanno la seconda casa, c’è poi un problema di viabilità e di convivenza con i residenti che alcuni consiglieri d’opposizione hanno posto in una seduta aperta di Consiglio comunale. “C’è un flusso veicolare – ha affermato Cosimo Oteri – tale da non permettere ai residenti di transitare in sicurezza. Spesso ci sono anche auto parcheggiate davanti ai cancelli che impediscono l’accesso e l’uscita dalle case. Il problema è soprattutto di sicurezza: in caso di calamità diventerebbero trappole per topi questi villaggi. Serve regolamentare il traffico ma forse anche un divieto nei weekend per il lungomare”.

Salvatore Mondello, vice sindaco e assessore alla Mobilità ha evidenziato un problema strutturale. “Abbiamo costruito – ha spiegato – senza pensare a tutto il resto, senza le opere d’urbanizzazione prima delle case. Oggi paghiamo le conseguenze di una totale assenza di programmazione, come in gran parte della città. In queste tre aree ci sono lottizzazioni con zone destinate a parcheggio che sono chiuse con il cancello. Ci lavoreremo. Sui parcheggi in strada ricordiamo che la giurisdizione è del Demanio e alcune cose possono essere fatte e altre no. Il Pudm è in fase di chiusura: un minuto dopo l’approvazione potremo fare degli interventi. Siamo sicuri che all’interno delle lottizzazioni troveremo tante sorprese. Gran parte delle opere da cedere al Comune sono destinate a parcheggio o a verde attrezzato, perché al tempo della lottizzazione si faceva così. Mi sono fatto una mia idea sulle aree per i parcheggi, ma ovviamente va fatta la ricognizione in base alle disponibilità”.

“Le tre aree – ha concluso Mondello – sono diverse e hanno complessità diverse, pur essendo accomunate dalla vicinanza e dall’essere inserite in area demaniale. San Saba è stato inserito nel Pon Plus per la riqualificazione del lungomare e il decoro”.

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