Messina, risanamento aree degradate, avviate procedure e bandi - QdS

Messina, risanamento aree degradate, avviate procedure e bandi

Lina Bruno

Messina, risanamento aree degradate, avviate procedure e bandi

giovedì 23 Dicembre 2021

Procede a passi spediti il percorso di riqualificazione delle zone occupate dalle baraccopoli. Il presidente di ArisMe Scurria al QdS: “Utilizzare i fondi per acquistare almeno 500 alloggi”

IMESSINA – Procedure avviate, bandi pubblicati, gare aggiudicate. Il prefetto Cosima Di Stani, Commissario straordinario del Governo per il risanamento con i due soggetti attuatori individuati, ArisMe e Invitalia Spa, procede spedita utilizzando quei poteri derogatori concessi dalla norma approvata lo scorso maggio che snelliscono il percorso verso la riqualificazione delle aree degradate dalle baraccopoli con il trasferimento dei residenti in case dignitose.

Non è chiaro ancora e il prefetto sta acquisendo pareri a questo proposito, se questi poteri speciali si possano trasferire ad ArisMe per quelle procedure ad esempio relative alle demolizioni, già da tempo avviate con altre linee di finanziamento e per la realizzazione del “Progetto qualità dell’abitare” che mette a disposizione altri 171 milioni di euro per costruire e comprare abitazioni e che si aggiungono ai 100 milioni assegnati alla Struttura commissariale dalla legge nazionale. Marcello Scurria, presidente di ArisMe ha spiegato, al QdS, quali sono le attività finora portate avanti come soggetto attuatore individuato dalla struttura commissariale.

“Siamo in una fase in cui si sta lavorando in maniera parallela, abbiamo pubblicato un bando stiamo visionando gli alloggi e di qui al 31 dicembre ne pubblicheremo altri due per acquistare terreni con concessione edilizia ed anche strutture non ultimate, degli scheletri e il commissario si occuperà attraverso l’altro soggetto attuatore del completamento o di costruire. Abbiamo cercato, rispetto a prima, quando acquistavamo con altre fonti di finanziamento, di fare più azioni contemporaneamente nel frattempo la struttura del commissario ha già individuato le imprese per le demolizioni per le manutenzioni e le ristrutturazioni delle case che noi compriamo. Svolgiamo un lavoro istruttorio: ispezioniamo le case e le zone. Al bando pubblicato ad ottobre sono seguite meno di un centinaio di offerte di case ma l’obiettivo del Prefetto è di utilizzare circa 46 milioni dei 100 a disposizione per acquistare attraverso l’Agenzia per il risanamento almeno 500 alloggi, sempre che ci sia, sul libero mercato, la disponibilità”.

A che punto sono le demolizioni?
“Alcune sono in corso, all’ Annunziata abbiamo completato a Fondo Fucile sono state espletate tutte le procedure e si dovrebbe iniziare il 28 dicembre se non intervengono ricorsi, poi ci sono altre 4 baraccopoli che abbiamo sgomberato e andranno demolite, stiamo verificando con il prefetto se possiamo utilizzare i poteri derogatori per accelerare l’iter”.

I materiali saranno smaltiti contestualmente, c’è anche amianto?
“Fondo fucile è la zona dove c’è più amianto. Prima si toglie il materiale, si caratterizza e si porta in discarica. Come per Fondo Saccà e Annunziata, prima intervengono le ditte specializzate che rimuovono in sicurezza, c’è il monitoraggio continuo dell’aria perché le particelle si propagano per tre chilometri e dopo questa fase delicata si procede con il resto dei materiali”.

Il fatto che questa è ormai una Giunta a fine mandato avrà qualche conseguenza sull’attività dell’Agenzia?
“C’è continuità amministrativa, non ho nessuna preoccupazione poi c’è il Commissario che procederà con le sue attività, non dipenderà solo dal Comune raggiungere il traguardo del Risanamento”.

“La Struttura – ha aggiunto – commissariale procederà indipendentemente da chi sarà il prossimo sindaco. Alcuni risultati si possono già vedere. I nove bandi pubblicati a novembre sono stati aggiudicati tutti entro metà dicembre e riguardano la costruzione di 172 alloggi, demolizioni e smaltimento, riqualificazioni ambientali, direzione lavori per un complessivo di oltre 32milioni di euro. Altro fronte su cui intervenire è quello delle occupazioni abusive di baracche prossime all’abbattimento o di case gestite da Arisme e destinate a chi vive in aree di risanamento, secondo una graduatoria. Il sindaco Cateno De Luca durante la riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza di cui aveva chiesto la convocazione, ha sollecitato interventi contro questi fenomeni che possono rallentare il percorso intrapreso”.

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