Messina, risanamento tra rallentamenti e tensione sociale - QdS

Messina, risanamento tra rallentamenti e tensione sociale

Messina, risanamento tra rallentamenti e tensione sociale

giovedì 02 Marzo 2023

Nei giorni scorsi un incontro nella sede della III Municipalità per fare il punto sulle operazioni in corso a Camaro Sottomontagna, per cui gli ultimi alloggi devono essere ancora assegnati

MESSINA – Ancora attese e un tempo che sembra quasi interminabile: un incubo che non è mai finito mentre altri una casa ce l’hanno già.

La regia del Risanamento è cambiata: un emendamento al decreto Milleproroghe ha segnato il passaggio delle funzioni di commissario dal prefetto Cosima Di Stani al presidente della Regione Renato Schifani, ma in attesa che si formalizzi il passaggio e che il governatore siciliano nomini un subcommissario, ogni attività sembra essersi rallentata se non del tutto bloccata.

I vertici di ArisMe durante un incontro organizzato dalla III Municipalità, dove si sono confrontati con alcune famiglie di Camaro che aspettano ancora la casa, hanno ricordato le difficoltà dell’Azienda comunale per il Risanamento che finora si è raccordata con il prefetto ma che adesso non sa come si muoverà la nuova gestione.

In realtà l’Ufficio commissariale con poteri speciali fa riferimento alla Legge speciale 76/2021 che lo ha previsto e per il ruolo di subcommissario si parla di Marcello Scurria, presidente di ArisMe fino alle dimissioni della scorsa estate. Ci dovrebbe essere quindi una sostanziale continuità, sicuramente negli obiettivi, meno scontata forse nelle metodologie che potrebbero essere più condizionate da scelte politiche. Scurria, inoltre, non sarebbe più il tecnico scelto da Cateno De Luca ma il rappresentante di un governatore di centrodestra.

Il ruolo di commissario era ambito, come si sa, da De Luca prima e da Federico Basile adesso, in qualità di sindaco della città. La scelta di dare la regia alla Regione, con l’emendamento presentato dalla sottosegretaria Matilde Siracusano, è stato visto come un atto contro l’Amministrazione che comunque dovrà continuare ad avere un ruolo nel Risanamento come ha ricordato anche Vincenzo La Cava, presidente di ArisMe. “Deve essere gestito – ha affermato – in sinergia con il sindaco di Messina. Tutti stiamo attendendo il subcommissario: riusciamo a interfacciarci con il prefetto Di Stani, che ha fatto un ottimo lavoro e che prosegue nel suo impegno. Non mi interessano le beghe politiche purché il Risanamento sia completato”.

Nell’emendamento si legge che “il commissario straordinario può nominare, con proprio provvedimento, in aggiunta al contingente di dieci unità, un sub-commissario, con durata fino al 31 dicembre 2024. Per le spese di personale e per il funzionamento della struttura di supporto all’attività commissariale è autorizzata la spesa di 163.856 per il 2023 e 347.000 per il 2024”.

Sempre nell’emendamento si fa riferimento alla “partecipazione a bandi regionali e nazionali, privilegiando, previa modifica delle previsioni progettuali, ove necessario ai fini del rapido ricollocamento abitativo delle persone residenti nell’area perimetrata, l’acquisto di alloggi”. Ma ci sono state finora enormi difficoltà a reperire sul mercato alloggi da comprare.

La Cava lo ha ribadito durante l’incontro con gli abitanti delle baracche di Camaro Sottomontagna, in attesa dell’assegnazione degli ultimi alloggi. “Al momento – ha detto – non abbiamo disponibilità di alloggi sufficienti per gli interi nuclei familiari. È nostra premura reperirli il prima possibile. Non dimentichiamo però che alcune famiglie aventi diritto hanno rifiutato le sistemazioni proposte”.

L’area è stata sbaraccata, anche se non completamente. Alcuni nuclei familiari sono stati collocati in nuove abitazioni, altri sono in attesa e si chiedono perché si sia proceduto a metà a differenza che in altre zone. “Bisogna evitare – ha affermato Alessandro Geraci, vice presidente della III Municipalità – una ‘guerra tra poveri’ sulle assegnazioni degli alloggi e soprattutto non dare false speranze, comunicando date che poi non si riescono a rispettare. Alla gente non frega nulla delle lotte politiche su chi debba dirigere le operazioni: vivere in zona di risanamento è un dramma sociale prima ancora che edilizio, per questo ci vuole la massima trasparenza nelle graduatorie di assegnazione alloggi e nel rispetto delle norme con cui procedere”.

Una situazione di disparità l’ha evidenziata Alessandro Caciotto, presidente della III Municipalità. “Molti alloggi – ha sottolineato – sono stati demoliti, ma tanti altri rimangono in quella situazione di disagio. Sarebbe stato opportuno risanare tutto Camaro e non il 50%: abbattere tutte le casette e assegnare gli alloggi piuttosto che creare questa situazione che crea sconforto tra i cittadini”.

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017