Messina, salvare le Gallerie da anni di incuria e degrado - QdS

Messina, salvare le Gallerie da anni di incuria e degrado

Lina Bruno

Messina, salvare le Gallerie da anni di incuria e degrado

sabato 04 Settembre 2021

L’Amministrazione comunale ha puntato i riflettori sulle due strutture presenti nel centro storico: la Vittorio Emanuele III e quella di via Argentieri, di cui è proprietario l’Inps

MESSINA – Dare nuova vita ai luoghi di pregio ma poco valorizzati, o dimenticati, della città. Questo è ciò che vuol fare l’Amministrazione comunale, che sta focalizzando l’attenzione sulle due Gallerie del centro storico: la Vittorio Emanuele III, verso la quale in passato c’è stata una certa attenzione con risultati non sempre soddisfacenti, e quella di via Argentieri, di cui è comproprietaria l’Inps, che collega le entrate laterali di palazzo Zanca con piazza Duomo.

Quest’ultima è chiusa e versa da anni in pessime condizioni, anche se nel gennaio del 2020 i cancelli si sono aperti per delle esibizioni musicali organizzate dall’Istituto di previdenza in collaborazione con MessinaServizi e Messina social city, che hanno reso fruibile lo spazio. Nel corso di un recente sopralluogo il sindaco Cateno De Luca ha illustrato intanto gli interventi avviati nella Galleria Vittorio Emanuele, che entro dicembre potrebbe mostrare quindi un volto nuovo. Si tratta di lavori di restauro, riorganizzazione degli spazi e valorizzazione che la ditta appaltatrice Progemir si è aggiudicata per circa 229 mila euro e si è impegnata a finire in cento giorni.

Attraverso gli interventi di restauro dei sistemi ammalorati e di rifunzionalizzazione strategica si vuole rendere fruibile e configurare l’immobile – dichiarato nel 2000 bene d’interesse storico–artistico – come un nuovo spazio urbano attrattivo e di relazione. Oltre alla manutenzione e restauro dei sistemi fisici e impiantistici, sarà reso un luogo polifunzionale per la fruizione culturale, la ricettività turistica e commerciale, il relax ed il ristoro, prevedendo anche un angolo per dibattiti ed eventi culturali e di spettacolo. Tutte le volte a botte hanno dei lucernai a vetri colorati che saranno ripuliti e il pavimento è realizzato con tesserine a mosaico con delle parti mancanti che saranno ripristinate.

“Quando mi chiedono che cosa avrebbero la Galleria di Milano o quella di Napoli di più della Vittorio Emanuele III di Messina – ha detto il sindaco – rispondo che non solo non abbiamo nulla da invidiare alle altre città, ma che anzi possiamo pure rilanciare e vincere, perché Messina ha due pregevoli capolavori architettonici che negli anni sono stati trascurati e abbandonati”.

De Luca, dopo avere verificato l’inizio dei lavori nella Galleria di piazza Antonello, ha fatto una verifica sui motivi che tengono chiusa, a pochi metri di distanza, in via Argentieri, l’altra struttura in stile liberty. “Avevo già raggiunto un’intesa di massima – ha detto il primo cittadino – con il presidente dell’Inps di Messina, Marcello Mastrojeni, che mi aveva mostrato la sua disponibilità al recupero architettonico e funzionale dell’area e ho avuto modo di apprendere che anche il condominio, proprietario del restante 50% dell’area, sta appaltando i lavori di sistemazione e messa a norma sismica del bene. Pare però che i due proprietari, condominio e Inps, non si parlino tra di loro e nel frattempo la Galleria resta chiusa”.

“Procederemo – ha aggiunto De Luca – come Amministrazione comunale a mettere entrambe le parti sedute al tavolo, verificando quali interventi debbano essere compiuti per restituire questo bene alla collettività. Riqualificare il centro storico di Messina significa anche consentire ai cittadini e ai tanti turisti di potere vivere e apprezzare questi luoghi, che costituiscono le testimonianze della grandezza architettonica di Messina di cui dobbiamo essere orgogliosi custodi e promotori”.

Il maggiore ostacolo nel recupero e fruizione di queste Gallerie pare l’abbiano messo i privati. Nella Vittorio Emanuele non si è mai costituito neppure un condominio con cui interloquire.

Nel frattempo, per quanto riguarda la Galleria Inps, Mastrojeni ha in programma il trasferimento degli uffici di via Capra. “Grazie ai fondi previsti nel Piano triennale per i lavori di riadattamento di via Argentieri – ha affermato il direttore Inps in un sopralluogo fatto ad aprile alla presenza del deputato M5s Francesco D’Uva – si potrà ripristinare un immobile di prestigio nel cuore della città che, a oggi, è tristemente in disuso”.

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