Il folle gesto all’Annunziata, di un 53enne frequentatore della comunità di S. Elena a Messina, ha gettato nello sconforto un pò tutti, dai fedeli allo stesso sacerdote, padre Pippo Principato – da anni punto di riferimento per quanti frequentano settimanalmente le attività della chiesa della zona centro-nord – tra l’altro già provato a causa di problemi di salute. Il motivo di quel colpo di coltello, inferto dall’uomo, saltuariamente ministrante, a un’anziano di 80 anni che raccoglie offerte, si presume possa essere frutto di una questione personale legata al servizio svolto all’interno della comunità, ipotesi che potrebbe trovare conferma nella “freddezza” che aveva caratterizzato ultimamente i rapporti tra i due. Rapporti comunque civili, con il più giovane che, confidenzialmente era solito chiamare l’anziano con l’appellativo di “zio”.
Vicini di casa
Si apprende, da fonti vicine ai due protagonisti dell’accaduto, che abitano nella stessa palazzina poco più a valle della chiesa, e che nei mesi scorsi erano stati protagonisti di un diverbio pesante e di uno scontro fisico, con il 53enne che aveva aggredito l’anziano. Sull’episodio ha voluto spendere qualche parola accorata un parrocchiano della comunità: «Sicuramente quanto accaduto ha lasciato un segno nel cuore del parroco e di tutti noi; non sarà facile ritrovarci a celebrare i riti della Settimana Santa; ci stringiamo tutti attorno alla vittima dell’accaduto e alla sua famiglia con la speranza che possa essere presto dichiarato fuori pericolo».
