MESSINA – Un 2025 intenso che il sindaco Federico Basile ha voluto raccontare insieme alla sua Giunta e ai presidenti delle partecipate nel consueto incontro con i giornalisti per lo scambio di auguri. È stato anche occasione per fare un bilancio più ampio sul lavoro di un’Amministrazione che si è posta fin dall’inizio l’obiettivo di un’inversione di tendenza sostanziale per la città rispetto al passato. Si continuerà a lavorare fino alla fine del mandato nel 2027, completando tutto quello che è stato avviato e iniziare dei percorsi nuovi utilizzando in particolare le tante acquisizioni fatte e quelle in programma che si dovranno perfezionare nel 2026, come quelle per la sede dell’Inps di via Romagnosi che sarà utilizzata dalla Città Metropolitana per uffici, dell’ex Istituto Don Bosco e dei due Padiglioni dell’Ex Cittadella Fieristica.
Rigenerazione urbana e recupero degli spazi pubblici a Messina
Per dare rilievo a queste iniziative sono intervenuti in conferenza stampa anche il vescovo ausiliario Cesare Di Pietro, tramite per il Don Bosco che sarà affittato dalla Curia al Comune per realizzare il nuovo laboratorio della Messina Social City che svilupperà il progetto Fertility, e Francesco Rizzo presidente dell’Adsp dello Stretto per i due plessi fieristici dove nascerà un luogo per i giovani, uno spazio di coworking e d’arte a disposizione della città. Tanti spazi inutilizzati della città che il Comune vuole restituire ai cittadini. “Non scatole vuote – ha detto Basile al QdS – ma sedi che saranno fruiti perché destinatari di servizi con progetti già predisposti. Tra gli obiettivi per il 2026 ci sarà il completamento della progettazione dell’immobile della Dogana, fiore all’occhiello di questa città e sono convinto che darà una svolta importante a quell’area; poi correre affinché la Fiera che aprirà a fine marzo possa diventare insieme ai due Padiglioni che acquisiremo un punto di aggregazione giovanile”.
Mobilità urbana e continuità amministrativa
Il sindaco non ha timore di tutte le voci dissidenti che provengono dai movimenti civici in relazione soprattutto alla mobilità urbana. “Portiamo avanti un programma che sarà giudicato dai cittadini, quello che stiamo facendo è sotto gli occhi di tutti e alla fine del mandato la gente giudicherà se questa è la strada giusta. La determinazione è arrivare a fine mandato poi ci sarà un momento in cui si determinerà qual è la scelta migliore per la città”. Si lavorerà dunque per la continuità amministrativa di un percorso iniziato nel 2018.
Scuole, asili nido e sicurezza sismica
Ogni assessore e presidente delle partecipate ha focalizzato il suo intervento su tematiche chiave per il loro percorso. Salvatore Mondello, vicesindaco e assessore con deleghe cruciali, dalla mobilità ai lavori pubblici al Risanamento, ha tenuto a sottolineare il lavoro fatto per mettere in sicurezza gli edifici scolastici e potere dotare la città di asili nido, da tre del 2018 passeranno a 20. “Il problema della vulnerabilità sismica era grave e sottovalutato – ha detto Mondello al QdS – eravamo perseguibili penalmente poi la normativa ha concesso proroghe l’ultima il 31 dicembre 2025 ma noi con il lavoro di questi anni ci siamo portati avanti e adesso siamo coperti. La vulnerabilità sismica è propedeutica a qualsiasi richiesta di finanziamento e noi ne abbiamo ottenuti tantissimi per le scuole alcune le abbiamo dovute demolire e ricostruire”.
Grandi opere e qualità dell’abitare
L’obiettivo centrale per il 2026 per Mondello ma anche per Basile (lo era anche per il 2025) è il completamento della Via Don Blasco, la prima grande infrastruttura che chiuderà un ciclo, ha detto, probabile l’inaugurazione in primavera. “Altro obiettivo a cui tengo sono il completamento delle opere del Pinqua, qualità dell’abitare, che riguardano Fondo Fucile, stiamo andando avanti anche sulla riqualificazione della ex caserma Nervesa. Ci sarà la doppia soddisfazione della realizzazione di un’opera e quella di vedere collocate altre famiglie in disagio abitativo”.
Politiche sociali, ambiente, cultura e innovazione
Alessandra Calafiore, assessore alle Politiche sociali ha presentato Casavvera, un alloggio per la convivenza di una decina di ragazzi con disabilità mentale. Per Francesco Caminiti, Politiche Ambientali e del mare il traguardo più importante è la bandiera blu su 11 km di litorale tra cui la costa di Galati fino a pochi anni fa senza spiaggia. Liana Cannata, Pubblica istruzione e Pari opportunità, ha evidenziato la nascita dello sportello delle pari opportunità. Per Nino Carreri, assessore al Decentramento, il 2025 vedrà la nascita della settima Municipalità, mentre Enzo Caruso, Cultura e turismo, in collegamento web, ha sottolineato la rilevanza del sistema fortificato con una serie di restauri a partire da Forte Gonzaga.
Digitalizzazione, sport e servizi pubblici
Roberto Cicala, assessore ai Tributi e Informatizzazione ha evidenziato il 14esimo posto di Messina nella digitalizzazione dei servizi comunali a fronte del 92esimo del 2018. Massimo Finocchiaro con delega a Sport e Grandi eventi ha sottolineato i passi avanti nell’impiantistica sportiva e Massimiliano Minutoli, protezione civile e benessere degli animali, ha annunciato l’apertura a Sperone di un’oasi felina che presto andrà in gestione. Anche i presidenti hanno fatto il punto sulla loro attività, dai record di Atm a quelli di MessinaServizi. “Chiudiamo il 2025 con oltre il 61% di differenziata – ha sottolineato la presidente Mariagrazia Interdonato – è vicino il traguardo del 65% e questo prova anche che i cittadini sono più attenti alle regole”.

