Un 17enne è stato arrestato a Messina dai carabinieri per detenzione abusiva di esplosivi. Durante una perquisizione eseguita nella zona sud della città dello Stretto nell’ambito dei controlli predisposti in occasione delle festività di fine anno per prevenire e contrastare la detenzione illegale di artifizi pirotecnici, i militari hanno trovato 64 candelotti di fabbricazione artigianale. Erano custoditi all’interno di un mezzo nella disponibilità del ragazzo.
Il minore è stato trasferito in un centro di prima accoglienza
Tutto il materiale sequestrato è stato esaminato e messo in sicurezza dai dagli artificieri del comando provinciale dei carabinieri di Palermo che ne hanno accertato la pericolosità. Il minore è stato trasferito in un centro di prima accoglienza a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Botti di capodanno vietati a Messina, il sindaco ha rinnovato ordinanza
Nei giorni scorsi, il sindaco Federico Basile ha rinnovato l’ordinanza che prevede il divieto assoluto di esplosione di fuochi d’artificio, petardi, mortaretti e accensione di falò fino al 10 gennaio.
Chi violerà l’ordinanza, che durerà tre settimane, sarà soggetto a multe che vanno da 25 a 500 euro, al sequestro dei materiali pirotecnici, e, se necessario, alla confisca del materiale illegale. Le violazioni potrebbero comportare anche ulteriori sanzioni penali o amministrative.
Il provvedimento, adottato per “tutelare la sicurezza pubblica e privata”, punta a prevenire gli incidenti durante la notte di San Silvestro, una delle più critiche per l’uso incontrollato di artifici pirotecnici. Il divieto si estende a tutto il territorio comunale, sia pubblico che privato, e riguarda l’utilizzo di petardi e fuochi d’artificio in prossimità di abitazioni, scuole, ospedali, case di cura, rifugi per animali e in tutte le aree affollate.
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