Una boccata d’ossigeno per l’edilizia giudiziaria della città: i locali oggetto dell’intesa, situati al terzo e quarto piano dell’edificio, ospiteranno Tribunale del Lavoro e Giudice di Pace
MESSINA – Adesso è tutto formalizzato con firma del contratto e consegna dei locali. Si chiude così un lungo capitolo della complessa storia del mai realizzato secondo Palagiustizia, malgrado un finanziamento di 17 milioni disponibile dal 1995.
Nei giorni scorsi la presidente del Tribunale Marina Moleti e il direttore regionale dell’Inps Sergio Saltalamacchia, hanno firmato l’atto con cui il terzo e il quarto piano dello stabile di via Capra, nei pressi della stazione ferroviaria, di proprietà dell’istituto di previdenza, vengono ceduti in affitto all’Amministrazione della giustizia.
Ieri mattina la presa in consegna degli uffici che sono già pronti ad accogliere il Tribunale del Lavoro (primo grado) e il Giudice di Pace. Erano presenti Marina Moleti, presidente del Tribunale, il presidente facente funzioni di Corte d’Appello, Sebastiano Neri, il presidente dell’Ordine degli avvocati Domenico Santoro e il direttore provinciale dell’Inps Marcello Mastrojeni.
“Una battaglia ma anche una scommessa che portiamo avanti da tempo – ha detto soddisfatto Santoro – vinta da Messina, dagli avvocati, dal comparto giustizia che prossimamente usufruiranno di questi nuovi, ampi e moderni locali nel cuore del centro, offrendo all’utenza spazi nettamente più grandi e più efficienti dei precedenti. Rivendichiamo con orgoglio di aver segnalato per primi, grazie al nostro consigliere Felice Panebianco, la possibilità che l’Inps liberasse questi piani”.
Si tratta di circa 1.300 mq, moderni, cablati per le esigenze informatiche e tecnologiche, che entro il primo trimestre del 2023 entreranno in funzione. Mastrojeni ha raccontato il percorso che l’Inps ha intrapreso da qualche anno che riguarda scelte e destinazione dei suoi locali e che si è incrociato con quello degli operatori della Giustizia messinesi alla ricerca di luoghi idonei dove lavorare e offrire servizi ai cittadini. Esigenze diverse di due istituzioni ma con l’obiettivo comune di utilizzare il patrimonio pubblico nel modo più efficace risparmiando su fitti passivi e restituendo dignità ai luoghi di lavoro.
Il Tribunale del Lavoro e l’Ufficio del Giudice di Pace sono stati finora collocati in via Malvizzi, una sede inagibile e onerosa, vicenda surreale di cui il QdS si è spesso occupato dando voce a magistrati e avvocati. Il trasferimento è previsto non appena saranno completati gli ultimi adempimenti amministrativi.
Il palazzo di via Capra, risalente al 1968, per tre piani sarà ancora utilizzato dell’Inps ma in futuro l’intero stabile potrebbe diventare un nuovo “piccolo Palagiustizia”. È già stata fatta la manifestazione d’interesse per acquistare l’intero stabile.
“Nei prossimi mesi realizzeremo anche un secondo ingresso – ha spiegato Mastrojeni – nel cortile esistente di via Campo delle Vettovaglie, così da consentire un uso esclusivo per il personale e l’utenza del settore giustizia, mentre quello principale di via Capra rimarrà per l’Inps”.
Con i nuovi locali non saranno risolti tutti i problemi logistici degli uffici giudiziari messinesi, ma “è un passaggio – ha detto Neri – che speriamo sia di buono auspicio per le prossime tappe che sono l’acquisizione di ex Banca di Roma e Cassa di Risparmio. Attendo dal sottosegretario al Mef buone notizie sulla stipula dei mutui che permetteranno l’acquisto di locali in via Garibaldi”.
La presidente Moleti ha ricordato l’inadeguatezza di Palazzo Piacentini: “Bellissimo dal punto di vista storico e culturale, ma non è possibile lavorare negli scantinati e in mezzo ai topi come al momento fanno molti magistrati. Da quando sono arrivata, nel giugno 2020, nel pieno della pandemia, mi sono adoperata per la ricerca di nuovi locali, sopratutto per sostituire gli spazi di via Malvizzi. Questa nuova sede è luminosa e ci è sembrata la migliore soluzione per dare una svolta positiva oltreché per risparmiare soldi di affitto versati ai privati e che ora invece saranno destinati ad un ente pubblico”.
“Nel nostro intento – ha concluso – in futuro a Palazzo Piacentini rimarranno solo i vertici del Tribunale e delle Procure, le sale di rappresentanze e tutta la parte penale, oltre alla sede dell’Ordine degli avvocati; gli altri uffici saranno trasferiti nelle nuove sedi in corso di definizione”.